SAN CIPRIANO. Il bene liberato. E quello appartenuto al boss Antonio Iovine, alias O Ninno.
Una villa di 800 metri quadri (seminterrato, primo e secondo piano), con annesso giardino, situata al confine tra San Cipriano e Villa di Briano, in via Toti, oggi confiscata e divenuta Centro polivalente culturale e sociale di servizi al territorio, con sedi periferiche della polizia municipale e dellanagrafe. Terminati i lavori di riqualificazione, avviati nel gennaio scorso, il 6 luglio, nellambito del Festival dellImpegno Civile, promosso dal Comitato Don Diana e da Libera Caserta, il centro è stato ufficialmente inaugurato.
Allincontro hanno partecipato il vescovo di Aversa Angelo Spinillo, il sostituto procuratore Donato Ceglie, il viceprefetto Luigi Colucci, il sindaco di Villa di Briano Dionigi Magliulo e il giornalista dellAvvenire Toni Mira. Era atteso anche lintervento del professor Amato Lamberti, scomparso pochi giorni prima, di cui è stato tratteggiato un ricordo per limpegno profuso nello studio e nella lotta alla camorra, affidato al referente regionale di Libera don Tonino Palmese.
Il folk rock dei Foja ha risuonato nei giardini dellex villa del Ninno. Il gruppo di Dario Sansone, Ennio Frongillo, Giovanni Schiattarella e Giuliano Falcone ha portato la sua foga che, come si legge sulla loro pagina facebook, brucia da dentro ma non consuma, anzi accende, è la vitalità nevrotica dei nostri giorni, e più che un nome è un manifesto.
Prima del concerto della band napoletana è stata protagonista la chanson civile di Alfonso De Pietro e il suo (In)Canto Civile, un lavoro che ospita partecipazioni importanti e contiene un brano che trae spunto da Per amore del mio popolo, il documento di don Peppe Diana al centro del dibattito che ha preceduto la serata musicale.
A seguire le immagini dell’evento:
La villa confiscata a Iovine diventa centro polivalente(06.07.12) – VIDEO |