Berlusconi, addio Pdl: “Ripartiamo da Forza Italia”

di Mena Grimaldi

 ROMA. Il Pdl tornerà a chiamarsi Forza Italia. A farlo intuire è l’ex premier, Silvio Berlusconi , in un’intervista rilasciata alla Bild tedesco il giorno dopo la notizia della sua ricandidatura alle prossime elezioni.

“Non lascerei mai il mio partito”, ha detto. In tema di elezioni e di sostegno al governo di Mario Monti, subentratogli a fine 2011, lamenta che “il presidente del Consiglio in Italia non ha alcun potere, perché la Costituzione non gli permette neppure di sostituire un proprio ministro”, riconoscendo di aver avuto “più potere prima del 1994, quando facevo solo l’editore televisivo”, e analizza: “La forza di Monti sta nell’avere il più ampio supporto che mai un presidente del Consiglio abbia avuto”.

Dopo la provocazione lanciata nei giorni scorsi, in cui aveva detto che quella di tornare alla lira non sarebbe stata una proposta campata in aria, il Cavaliere riconosce che “con la moneta unica la bilancia commerciale della Germania è migliorata mentre quella dell’Italia è peggiorata, ma un ritorno alle valute nazionali mi pare comunque improbabile e si tratterebbe della sconfitta del progetto storico di un’Europa unita, che nessuno può augurarsi”.

Berlusconi non risparmia critiche alla cancelliera tedesca Angela Merkel: “La sua politicadi eccessivo rigore costituisce un freno troppo forte allo sviluppo e per l’Europa, dove si percepisce una certa supremazia tedesca, ci aspettiamo che Berlino sviluppi una politica europea lungimirante, solidale e di largo respiro”.

Mentre sul caso Ruby, il Cavaliere risponde che è “una mostruosa operazione di diffamazione da parte della magistratura di sinistra. Le ragazze a Palazzo Grazioli hanno soltanto ballato come si fa in tutte le discoteche del mondo”.

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