ROMA. Cambia la normativa comunitaria in materia di sanzioni e provvedimenti nei confronti dei datori di lavoro che impiegano cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare.
Ad approvarlo in via definitiva il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli Affari europei e del ministro del Lavoro.
Pene più severe, dunque, per i datori di lavoro che impiegano immigrati non in regola. Allo straniero che abbia presentato denuncia e cooperi nel procedimento penale instaurato nei confronti del datore di lavoro, sarà rilasciato il permesso di soggiorno della durata di sei mesi, con possibilità di rinnovo per un anno e più.
Ci sarà anche una fase transitoria, come aveva auspicato il ministro per la Cooperazione, Andrea Riccardi, per consentire al datore di lavoro di adeguarsi alla nuova normativa. I tecnici dei ministeri interessati stanno ora lavorando per ultimare i dettagli del provvedimento.
Si parla di una sanzione intorno ai 1.000 euro per i datori di lavoro che violano la norma, oltre ai mancati pagamenti degli oneri fiscali, previdenziali ed assistenziali.