TORINO. Iveco, la società appartenente al gruppo Fiat specializzata nella produzione di veicoli industriali, chiuderà cinque stabilimenti in Europa.
Lannuncio a sorpresa arriva domenica 1 luglio a margine della presentazione del nuovo Stralis a Torino. Le parole dellamministratore delegato della società appartenente al gruppo Fiat ma specializzata in veicoli industriali, Alfredo Altavilla, non lasciano scampo. “Saranno coinvolte 1.075 persone – ha detto Altavilla stiamo negoziando con i sindacati. L’obiettivo è chiudere entro l’anno”.
“Sono misure dolorose ha spiegato lad di Iveco ma servono a rafforzare l’azienda nel suo complesso. Non abbiamo smesso di migliorare la nostra offerta di prodotto, non abbiamo tagliato investimenti. Quando ci sarà la ripresa i mercati ci troveranno pronti”. I cinque stabilimenti sono due in Germania, Weisweil e Ulm (dove però nascerà un centro di eccellenza per i mezzi antincendio), uno in Francia Chambery, e due in Austria, Graz e Goerlitz.
Ma non sono solo le parole di Altavilla a preoccupare. Sempre nel corso della presentazione del nuovo veicolo dellIveco ha preso la parola anche Sergio Marchionne, il Ceo di Fiat, il quale ha spiegato che il mercato dell’auto in Italia, a giugno, ha registrato una calo delle vendite a doppia cifra, meno del 20%. Marchionne ha poi aggiunto: “Mantengo la mia previsione per il mercato italiano: 1,4 milioni di vetture vendute nel 2012”.
Tuttavia lamministratore del Lingotto si è mostrato ottimista, soprattutto dopo il vertice europeo di Bruxelles: E stato scongiurato un disastro che la gente ha assolutamente sottovalutato potesse succedere”. “Il problema c’era ha aggiunto ed era grande”. A chi poi gli chiedeva se dopo il vertice di Bruxelles sia ottimista Marchionne ha risposto: “Alla grande, sono ottimista”.