BARI. E in volo verso Bari laereo Ryanair decollato da Kos che ha reso la partenza per 170 passeggeri italiani un vero e proprio incubo.
I passeggeri, infatti, sono rimasti bloccati per tutta la notte allaeroporto greco dopo la cancellazione del volo. Un calvario durato dodici ore senza assistenza da parte del personale della compagnia low cost. Tra i passeggeri, anche il celebre paroliere di Lucio Battisti, Mogol.
Stiamo vivendo un incubo, che spero stia per terminare – ha raccontato Mogol all’Adnkronos- perché ora ci hanno richiamato per rifare il check-in. Ieri sera verso mezzanotte, dopo un’ora di ritardo rispetto all’imbarco annunciato delle 23, di fronte alle nostre richieste l’unica risposta è stata che l’aereo non decollava per la nebbia. In realtà io vedevo a due chilometri di distanza, le condizioni non sembravano affatto proibitive, ma dopo abbiamo saputo che sono stati cancellati praticamente tutti i voli della notte.
Una situazione paradossale, resa ancora più assurda dal fatto che nonostante tra i 170 passeggeri ci siano molti bambini, una persino di tre mesi, nessuno in queste dieci ore si è occupato di noi – continua Mogol – né ci hanno offerto di dormire in un albergo, né di mangiare in un ristorantedove potersi riposare un attimo. L’unica assistenza è stata una bottiglietta d’acqua ed un panino. Stamattina, solo dopo ripetute proteste e minacce di denuncia, ci è stata fatta l’elemosina di un cappuccino e una brioche. Praticamente è stato come essere sequestrati. Ma la cosa non finisce qui, annuncia Mogol.
Intanto, in una nota il direttore della Comunicazione Ryanair Stephen Mcnamanara si scusa sinceramente con i passeggeri per il ritardo e fa sapere che rimborserà la spesa alberghiera dietro richiesta con relativa ricevuta al servizio clienti Ryanair.
Il volo Ryanair FR7777 (da Kos a Bari) del 26 luglio – si legge ancora nella nota della compagnia aerea – ha subìto il ritardo dopo che il volo in arrivo è stato dirottato a Rodi a causa della nebbia. Ai passeggeri sono stati forniti buoni ristoro prima dell’imbarco su un aeromobile sostitutivo, che è partito da Kos alle 10 ora locale del 27 luglio.