TARANTO. Valentina Misseri nei giorni della scomparsa di Sarah Scazzi si sarebbe comportata da pubblico ministero con la madre, Cosima Serrano, e la sorella, Sabrina Misseri.
A raccontarlo è stata proprio lei che, nella mattinata di martedì, ha risposto in aula alle domande del pubblico ministero, Mariano Buccoliero, durante il processo in Corte di Assise a Taranto per l’omicidio della 15enne di Avetrana.
Valentina ha anche dichiarato che non ci fu nessuna lite tra Sarah e Sabrina il giorno prima della scomparsa della ragazzina. Stanno parlando di litigio,- ha detto – è stata una ripresa. Così mi ha detto Sabrina.Si vende per due coccole, disse Sabrina citando Sarah che accusò il colpo e pianse come hanno, invece, riferito altri testimoni.
Peraltro, anche zia Concetta – ha aggiunto – diceva queste cose alla figlia. Sabrina ha rimproverato qualche volta Sarah percheè cominciava a bestemmiare oppure ad essere troppo affettuosa con altre persone in pubblico. In paese la gente parla. Però Sarah non era una persona scapestrata. Non la rimproverava per gelosia.
Su Ivano Russo, invece, il ragazzo di cui si era infatuata Sabrina, Valentina risponde che la sorella sperava diventasse una storia seria.