PALERMO. Si è conclusa con dodici rinvii a giudizio lindagine sulla presunta trattativa tra lo Stato e la mafia che sarebbe avvenuta tra il 1992 e il 1994.
Il provvedimento, a firma del procuratore aggiunto Antonio Ingroia, vede tra gli imputati boss di calibro come Bernardo Provenzano, Totò Riina, Leoluca Bagarella, Antonino Cinà e Giovanni Brusca.
Tra gli uomini delle istituzioni, invece, che, secondo laccusa, avrebbero fatto da intermediari figurano il deputato Calogero Mannino, il senatore Marcello DellUtri e gli ex ufficiali dei carabinieri Antonio Subranni, Mario Mori, Giuseppe De Donno e lex ministro dellInterno Nicola Mancino, al quale si contesta la falsa testimonianza.
Dimostrerò la mia estraneità ai fatti addebitatimi ritenuti falsa testimonianza e la mia fedeltà allo Stato, ha detto lex ministro dellInterno.
Nellelenco degli imputati figura anche Massimo Ciancimino, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e di calunnia nei confronti dellex prefetto Gianni De Gennaro.