Di Muro: “Valiante vive fuori dal tempo”

di Redazione

Biagio Di MuroSANTA MARIA CV. “Leggo le dichiarazioni del signor Martino Valiante e mi viene d’istinto da pensare, non per restituire pan per focaccia, che se anche a Santa Maria Capua Vetere c’è un ‘troto’ finalmente lo abbiamo pescato.

Valiante vive fuori dal tempo e pare che sia l’unico a non accorgersi di ciò che sta investendo non Santa Maria Capua Vetere ma l’Italia intera e l’Europa occidentale. E’ ridicolo che parli o tema la distruzione della città da parte di questa amministrazione chi invece, non certo prigioniero dell’attuale crisi economica e degli attuali tagli, ha avuto la possibilità di amministrare e al contrario, in allegra compagnia, distratto da ben altri interessi e obiettivi, ha ignorato quelli pubblici e con essi anche la spoliazione di Santa Maria Capua Vetere che inizia innegabilmente (e diciamolo una volta per tutte) con l’avvento della Seconda Repubblica.

Smentisco comunque, nel modo più assoluto, di aver mai reso affermazioni al professor Giarda, che non ho il piacere di aver incontrato né di conoscere, e pertanto respingo con fermezza le asserzioni di Valiante, che è poco definire farneticanti. Nel ribadire, invece, l’impegno di questa amministrazione perché resti l’Ospedale a Santa Maria Capua Vetere, mi spiace dover rilevare che rispetto ad argomenti sui quali vi dovrebbe essere solidarietà e unità d’intenti prevalga la stupida ricerca di una bassa speculazione politica fondata sulla menzogna.

Tanto non stupisce, però, se si rilevano le leggerezze dei comportamenti dello stesso Valiante che, con assoluta disinvoltura, pur di restare accanto al tepore del potere, non esitò un attimo, al di là degli interessi della città, a sostenere la trasformazione di un’amministrazione di centrosinistra in un’amministrazione di centrodestra. Ribadisco che questa maggioranza nelle sue diverse componenti è più che vigile rispetto alla presenza e alla permanenza dello storico e importante Tribunale sammaritano, tant’è che non mancherà di schierarsi, sollecitando nel caso l’intera cittadinanza, a difesa dello stesso nella sua attuale competenza territoriale. Ciò non è solo tutela di interessi della città, ma riteniamo che sia tutela di interessi dell’intera provincia.

Mi preme chiarire, comunque, che la sistemazione, sia pure temporanea, degli uffici giudiziari in località Grattapulci ha scongiurato ogni pericolo che realmente potesse minare la permanenza del Tribunale a Santa Maria Capua Vetere. Università e Sovrintendenza sono due poli culturali della cui rilevanza strategica l’amministrazione è ben conscia, tant’è che i rapporti con l’ateneo sono ottimi e di grande collaborazione, come confermato di recente dallo stesso prorettore Rossi e dalla sinergia proficua e costante con la preside Cioffi. Quanto alla Sovrintendenza parla da sé l’ultimo soddisfacente incontro tra il neo assessore alla Cultura e i vertici della Sovrintendenza stessa.

Il signor Martino Valiante – che, se non è ‘troto’, per i suoi disinvolti cambi di bandiera è certamente ‘quaglia’ (mi sia contentito sdrammatizzare con un po’ di ironia) – farebbe bene a non fondare i suoi attacchi su episodi inesistenti, a non assumere atteggiamenti moralistici o di moralizzazione laddove dovrebbe ben guardare dalla sua parte. Vorrei concludere, ancora una volta, invitando tutta la cittadinanza, ma soprattutto coloro che rivestono cariche pubbliche, a rinunciare, in questo momento oggettivamente così difficile e almeno rispetto a temi vitali, al gioco delle parti e alla divisione che potrebbero creare solo delle crepe nella diga di difesa di Santa Maria Capua Vetere, che tutti abbiamo il dovere di costruire”.

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