Futura: “Di Santo ‘Pinocchio’ ma cosa fai?”

di Redazione

 SANT’ARPINO. Le vicende politico-giudiziarie degli ultimi giorni (richiesta di rinvio a giudizio del Sindaco e di un’altra ventina di persone per la gestione della Multiservizi) ci hanno fatto sorgere la voglia di spulciare le carte in profondità.

E meno male che l’abbiamo fatto! Siamo stati, infatti, autori di una clamorosa scoperta. Il grande scrittore Collodi era una veggente e, nell’ideare la figura del simpatico, ma bugiardo, Pinocchio si è palesemente ispirato alla figura del nostro sindaco Eugenio Di Santo!

Dicevamo, spinti dall’irrefrenabile voglia di conoscere siamo andati a leggerci parola per parola il programma che l’Armata Brancaleone, alias Alleanza Democratica per Sant’Arpino, ha sottoposto al vaglio dei santarpinesi in occasione delle elezioni del 2008. Ebbene, al primo punto, quello riservato alle Politiche Gestionali ed Amministrative, si legge testualmente “nell’ottica di rendere il Comune una casa di vetro, si sancisce il criterio che le scelte della giunta dovranno essere adottate in base all’utilità della collettività e non mosse da logiche clientelari”. E poi “gli uffici pubblici saranno riorganizzati per meglio impiegare le risorse umane disponibili”.

Ora, partendo da quest’ultima frase il sindaco ci spieghi, casomai gli tornasse la parola, con l’affidamento della riscossione dei tributi ad una società esterna, come sono utilizzati gli impiegati addetti all’ufficio preposto in dotazione al Comune? Perché si è deciso di esternalizzare un servizio che funzionava bene e per di più affidarlo ad una società che ha avuto più di un contenzioso con Comuni nei quali in passato ha svolto lo stesso servizio?Qual è stata la logica seguita?

Spulciando sempre fra le righe dello stesso punto programmatico dell’Armata Brancaleone leggiamo “Andrà ridiscusso il ruolo di sodalizi quali la Multiservizi ed affini. L’eventuale ricorso alle professionalità e alle esperienze maturate ed acquisite sul territorio, dovrà ispirarsi ai principi di imparzialità, efficienza e meritocrazia”.

Ebbene, oggi i magistrati stanno indagando sulla gestione di quello che è diventato un vero e proprio carrozzone formulando ipotesi di reato davvero gravi che qualil’abuso d’uffici, l’omissione di atti d’ufficio, nonché il favoreggiamento per soggetti privi dei necessari requisiti di professionalità.

Non c’è che dire, grava davvero una bella ipoteca sulla vostra concezione di trasparenza e correttezza amministrativa. Ma siccome siamo garantisti, siamo certi che riuscirete a dimostrare la correttezza del vostro operato dal punto di vista giudiziario.

Ma quello che più conta, caro Di Santo “Pinocchio” , è scoprire che, con il tuo governo, e siamo stati generosi a definirlo così, hai tradito la fiducia dei santarpinesi. Hai promesso trasparenza e meritocrazia, ci hai dato solo clientelismo, inefficienza, dissesto economico.

Altro che ‘Casa di Vetro’, ormai, caro sindaco di minoranza, il tuo è divenuto un bunker dove ti sei asserragliato perdendo il contatto con i cittadini e dove cerchi di difendere la tua amata poltrona, nonostante sei rimasto senza maggioranza anche in Consiglio comunale!

Sant’Arpino Futura

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