AVERSA. Dopo tre mesi di silenzio, Mimmo Ciaramella, sindaco di Aversa per un decennio, torna a parlare.
Lo fa, in primis, per fare chiarezza e controbattere alle dichiarazioni di Salvino Cella, candidato a sindaco per la compagine di centrosinistra ed oggi soddisfatto delloperato, almeno leggendo le dichiarazioni rilasciate ai media, del sindaco Giuseppe Sagliocco.
Nessuno deve criticare gli assessori, i consiglieri e tutti coloro che hanno lavorato per la Città di Aversa nei miei due mandati. ha detto lex primo cittadino Cella attacca in modo demagogico e strumentale loperato della mia amministrazione pur conoscendo ben poco di ciò che abbiamo realizzato in dieci anni. Lex candidato a sindaco del centrosinistra, poi, dimentica che lelettorato ci ha premiato nella lo scorso maggio con oltre il 70% dei consensi. Una percentuale bulgara che sottolinea il buon lavoro svolto dallamministrazione comunale da me guidata. Per questo non consento a nessuno di criticare i miei assessori, ho il dovere morale di difendere chi per anni ha lavorato gomito a gomito con me facendo cambiare passo alla nostra città dopo anni di immobilismo.
La politica è una cosa seria, continua Ciaramella perciò bisogna dire la verità. Con dietrologie ed esasperazione di parole non si acquisisce consenso, lo sa bene anche lavvocato Antimo Castaldo, dal quale Cella potrebbe prendere lezioni, che ha impostato una campagna elettorale criticando solo loperato della mia amministrazione, ma allindomani del responso dellurna che ha eletto Sagliocco a sindaco di Aversa, mi disse: Sei tu il vero vincitore delle elezioni.
La mia amministrazione continua Ciaramella ha sempre deliberato rispettando le regole di trasparenza e legittimità degli atti e questo deve essere da esempio a tutti anche a chi pensa di passare dai banchi della minoranza a quelli della maggioranza.
Ciaramella lancia un messaggio al suo successore Sagliocco: Potrei anche non condividere alcune decisioni dellattuale amministrazione, in contrasto con le mie, ma non lo direi pubblicamene, affinché Sagliocco e la sua amministrazione possano lavorare tranquillamente. Ciò che non permetterei a nessuno, né a Cella e nemmeno a Sagliocco, è di gettare ombre sui miei dieci anni di amministrazione.