AVERSA. Nervosismo a fior di pelle nelle stanze del comune di Aversa dove le divisioni, evidentissime nei fatti e nelle dichiarazioni tra sagliocchiani e pidiellini, stanno provocando anche attriti personali che, per il momento, hanno sfiorato la rissa.
In questi ultimi tempi sono sempre più le lettere anonime di aversani operosi che intendono segnalare presunti abusi. Tra queste ci sarebbe stata, il condizionale è dobbligo, una lettera che avrebbe evidenziato qualcosa relativo allassessore Massimo Pizzi, pidiellino, delegato alligiene urbana. Una soffiata che al socialista Ninì Migliaccio (nella foto), vicino al governatore Stefano Caldoro e inserito da Sagliocco nellesecutivo al posto di un esponente degli Autonomisti tra mille polemiche, avrebbe ritenuto degna di verifica.
Ed ecco, allora, che, mentre lesponente socialista ha in mano il fascicolo incriminato, incontra sulla casa comunale lo stesso Pizzi o il suo mentore Gino Della Valle (circostanza poco importante, considerato che lepisodio rimane nella sua gravità in ogni caso). Chi dei due fosse, comunque, si sarebbe accorto di quanto stava avvenendo e ne sarebbe nata una discussione di quelle che definire calde è un eufemismo. Alla fine, a fatica, la pace sarebbe tornata, ma il clima non idilliaco è oramai palpabile in giunta, in Consiglio e per i corridoi del comune.
Quanto potrà durare? Chi capitolerà per primo? Sarà Sagliocco ad arrendersi o costituirà una maggioranza che riesca a far a meno del Pdl? Domande che necessitano di una risposta urgente con il fine di fare chiarezza per il bene della città. Il teatrino attuale è poco, molto poco edificante per tutti gli attori in scena.