AVERSA. Emergenza Moscati, il sindaco Sagliocco scriverà a Caldoro. Chiederà al governatore un intervento istituzionale sullospedale di Aversa per affrontare lo stato comatosi in cui vive il presidio.
Il Moscati – dice Sagliocco – ha necessità e problematiche che ormai sono note anche ai sassi. Vanno risolte subito. Non si può chiudere il discorso scaricando le competenze. Bisogna coinvolgere tutte le forze politiche e sanitarie. Occorre intervenire cominciando dalle criticità che più di tutte balzano agli occhi, rappresentate dalle disfunzioni del pronto soccorso che non sono solo di carattere sanitario ma anche di sicurezza e di ordine pubblico. In questo territorio bisogna almeno garantire lurgenza-emergenza.
Sarà questo in pratica il contenuto della lettera che Sagliocco trasmetterà a Caldoro.Gli chiederò dice – di prendere atto di un pericolo incombente allorché lutenza si rivolge al nostro presidio, in quanto pronto soccorso, perché tutto è lasciato alla buona volontà di alcuni, ma con la buona volontà non si salva la pelle alla gente malgrado la bravura e le capacità del personale. E un dato sottolinea – che riscontro ogni giorno controllando direttamente e attraverso il costante contatto con il personale.
Dopo aver informato Caldoro aggiunge – convocherò i sindaci del comprensorio e incontrerò il direttore generale per affrontare e soprattutto risolvere il problema. Possibile chiede – che con un bilancio di un miliardo e duecento mila euro destinati alla sanità della provincia di Caserta non si trovi un modo per razionalizzare la spesa così da implementare lurgenza-emergenza, non solo ad Aversa ma su tutto il territorio della provincia.
Uno dei metodi, applicabile immediatamente potrebbe essere quello di ridistribuire le risorse mediche e paramediche, come indicato da tempo anche dei sindacati, effettuando una sorta dinventario del personale impegnato in tutti i presidi dellAsl, recuperando per lospedale Moscati quello distratto dai compiti per i quali fu assunto. Quanto al blocco delle assunzioni, Sagliocco inviterà la direzione generale a chiedere una deroga alla normativa giustificandola con la gravità della condizione in cui versa il presidio e che è sotto gli occhi di tutti.