Pannelli informativi, un lettore: “Inutili, basta semplice segnaletica”

di Antonio Arduino

 AVERSA. “Grazie a Dio, Sagliocco pensa di suo e non ha, almeno stando a quanto ha dimostrato fino ad oggi, alcun interesse a tenere legati a se i pidiellini accondiscendendo alla loro voglia di apparire sui media”.

Comincia così la mail inviata da G. Bottigliero, qualificatosi “lettore affezionato”. Senza girarci intorno, dichiarandosi elettore del Pdl “quello vero, quello di Berlusconi”, contesta apertamente la proposta avanzata dal consigliere comunale del Pdl Michele Galluccio che vorrebbe invitare l’amministrazione ad installare pannelli luminosi a messaggio variabile all’ingresso della città e negli svincoli più importanti.

“Dopo aver suggerito, voluto e realizzato l’Info Point di piazza Mazzini, lasciandolo inutilizzato dal primo giorno a ad oggi, e sono già due anni, spendendo, come leggo dai giornali, oltre 25 mila euro, presi anche dalle mie tasche, adesso si propone un’altra cosa chiaramente inutile per una città come Aversa quali sono i pannelli luminosi a messaggio variabile”.

“Certo – continua la mail – potrebbero non costarci niente, potrebbero dice ma non è sicuro, perché grazie ad un bando comunale qualche società li installerebbe gratis per recuperare poi la spesa fatta e magari anche guadagnarci su con i messaggi pubblicitari che trasmetterebbe dai pannelli. Ma il consigliere sa quanto costerebbe l’investimento che propone, quale potrebbe essere il rientro che ne verrebbe a chi volesse realizzare l’idea e soprattutto quale utilità ne verrebbe concretamente alla città?”.

“Il consigliere – aggiunge il lettore – parla di ricaduta sulla sicurezza stradale, grazie alle informazioni fornite attraverso i pannelli su viabilità e parcheggi pensando, forse, di vivere a Roma o a Milano, città con così tante strade accessibili agli automobilisti da rendere necessario indicare arterie alternative a quelle in cui il traffico è più intenso, ma ad Aversa, dove per raggiungere il centro storico ci sono solo due strade interne, via Roma e via Orabona, ed una esterna, la cosiddetta variante, che nelle ore di isola pedonale si riducono a due, essendo via Roma perennemente chiusa, quale problema potrebbe avere un automobilista per raggiungere, ad esempio, piazza Duomo? Di quali informazioni potrebbe avere bisogno?”.

“Basterebbe – continua la mail – una semplice segnaletica dettagliata che indicasse le zone turisticamente importanti, accompagnando l’automobilista passo passo tra le viuzze del centro storico cittadino, indicando anche le eventuali aree di sosta presenti, come fa –ad esempio- per portarlo all’agenzia delle entrate. Altro che informazioni sui pannelli luminosi che distrarrebbero la guida di chi volesse leggerle davvero e completamente”.

“Quanto alla sicurezza stradale di cui parla – prosegue la mail – è appena il caso di ricordare all’ex assessore che, quando era in giunta, non ha speso una parola per eliminare il rischio creato quotidianamente delle manovre irregolari effettuate dagli automobilisti che girano intorno al cordolo di viale Kennedy e che nei dieci anni in cui, a vario titolo, ha partecipato alla gestione della città c’era un progetto per mettere in sicurezza l’intera variante”.

“Oggi – conclude la mail – può dire alla cittadinanza quel progetto dov’è finito e perché parli di sicurezza adesso che intende proporre l’installazione di pannelli a messaggio variabile ad un sindaco che, per nostra fortuna, è pensante?”.

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