Sicurezza e carenza di organico al Moscati: anche la politica scende in campo

di Livia Fattore

 AVERSA. Basta con il “Moscati” terra di nessuno, basta con le lungaggini di attesa dovute alla carenza di organico.

Anche la politica, in maniera trasversale, chiede, ai vertici dell’Asl di Caserta, unitariamente, che il pronto soccorso dell’ospedale cittadino “San Giuseppe Moscati” sia dotato di un organico correlato ai necessari e reali bisogni del territorio oltre a chiedere la riapertura del drappello di polizia che sino a qualche anno fa garantiva l’incolumità degli addetti ai lavori, oggi soggetti a qualsiasi angheria del prepotente di turno.

In una nota sottoscritta, oltre che dal sindaco Giuseppe Sagliocco, dai capigruppo consiliari: Gianpaolo Dello Vicario per il Pdl, Rosario Capasso per Noi Aversani, Orlando de Cristofaro, per l’Udc, Raffaele Marino per il Nuovo Psi, Pasquale Morra per Sel, Salvatore Cella per il gruppo Cella Sindaco, Imma Lama e Paolo Santulli per Fda, Marco Villano per il Pd si evidenzia che “L’intera Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Sagliocco, unitamente alle forze politiche costitutive del civico consesso, si fa portavoce della grave situazione nella quale versa l’Ospedale Moscati di Aversa, unico presidio ospedaliero che abbraccia e sostiene tutti i cittadini provenienti dai comuni limitrofi che necessitano di prime cure mediche”.

La Politica cittadina evidenzia anche come il nosocomio aversano sia “ormai diventato terra di frontiera, in balia oltre che degli utenti meritevoli di prime cure spesso e volentieri anche dei loro accompagnatori, persone violente e pretestuose che non esitano a creare notevoli problemi anche di ordine pubblico. Spesso si sono registrate delle vere e proprie risse dove non sono mancati schiaffi e pugni al personale medico e paramedico presente. Solo grazie al lavoro ed all’abnegazione dei pochi e valorosi operatori viene garantita l’assistenza ai pazienti e limitati gli episodi di violenza”.

Una situazione, affermano Sagliocco e i capigruppo di maggioranza e minoranza, che non può lasciare la politica insensibile. Situazione grave soprattutto dal punto di vista dell’organico, assolutamente insufficiente a fare fronte alle migliaia di prestazioni all’anno, seconde solo a quelle operate dal “Cardarelli” di Napoli. Scrivono infatti gli esponenti politici cittadini: “L’ospedale Moscati, oltre ad avere risorse umane non adeguate alla pianta organica, paga lo scotto anche del deficit infrastrutturale, al quale poi, si aggiunge la mancanza di un presidio di vigilanza continua da parte delle forze dell’ordine. Presidio di pubblica sicurezza, importante e indispensabile al fine di assicurare una capacità di gestione e di trattamento medico-sanitario più efficace ed efficiente nei confronti degli utenti”.

In chiusura della nota il primo cittadino e i capigruppo consiliari “compulsano l’Amministrazione dell’Ospedale ad intervenire con determinazione in concertazione con le forze politiche presenti sul territorio al fine di risolvere le problematiche che gravano sull’Ospedale”.

In merito alle richieste di Sagliocco e soci si è piùvolte, nel pomeriggio di ieri, tentato di contattare il direttore sanitario del nosocomio normanno, il dottor Giuseppe Tatavitto, ma non è stato possibile. Il dirigente si era, comunque, in precedenza, già detto favorevole ad una presenza istituzionale con la riapertura del drappello di polizia presso il pronto soccorso del “Moscati”. Tutt’altro discorso quello dell’adeguamento dell’organico che, ovviamente, dipende anche e soprattutto da decisioni che dovrebbero essere adottate a livello regionale.

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