AVERSA. Non ho mai detto la frase riferita ai media da Ciaramella. Se lè inventata completamente come da decenni si inventa le cose. Secondo me farebbe bene a riposare.
Antimo Castaldo, candidato sindaco per Democrazia e Territorio, commenta così le dichiarazioni rilasciate dallex primo cittadino che lo ha tirato in ballo affermando: La politica è una cosa seria con demagogie ed esasperazioni di parole non si acquistano consensi. Lo sa bene lavvocato Castaldo che ha impostato una campagna elettorale criticando solo loperato della mia amministrazione, ma allindomani del voto mi ha detto sei tu il vero vincitore delle elezioni.
Un intervento, secondo Castaldo, forse dettato da una crisi di astinenza dai media, secondo il candidato di centrosinistra, perché lultima volta che ho parlato con lex sindaco ricorda è stato in campagna elettorale, per sollecitargli il rilascio dellautorizzazione alluso della sala dellauditorium dellex macello per la chiusura della campagna elettorale. Poi più nulla.
Comunque continua Castaldo una cosa vera lha detta quando si è riferito alla mia attività politica, svolta nei due anni di vita di Democrazia e Territorio, che continuerò a lavorare per la città dopo il ricambio generazionale da me opportunamente voluto, ricordando le denunce fatte dal movimento sulloperato della sua disamministrazione. Segnalato con tanto di documenti che nessuno sottolinea ha mai smentito, a dimostrazione che non si trattava di critiche o bugie, mentre lui di bugie ne ha dette e come. Lultima aggiunge è la recente glorificazione delloperato del senatore del Pdl che, avendo espresso parere negativo in commissione alla cancellazione del tribunale di Aversa, aveva salvato una istituzione preziosissima nel nostro territorio.
Allo stato dei fatti si è visto ricorda Castaldo che quel parere è stato inutile. Il Ministro ha cancellato comunque il tribunale di Aversa e la colpa è tutta dellamministrazione Ciaramella e del Pdl che non ha saputo portare a termine i lavori per la realizzazione del complesso giudiziario di San Domenico pur spendendo ben sette miliardi delle vecchie lire per avviare lopera. Perché spiega se lavesse fatto oggi il tribunale sarebbe allocato in una sede di proprietà comunale e godrebbe della eccezione prevista dal decreto ministeriale che autorizza la permanenza, per cinque anni, delle sedi giudiziarie collocate in edifici di proprietà comunale, a condizione che gli enti locali se ne assumano le spese di gestione come già fanno.
Dunque, sottolinea Castaldo altro che suonare trombe dai media per lottimo risultato ottenuto dalla commissione senatoriale e parlare di avere cambiato la città. Il dato dimostrato da Democrazia e Territorio è un altro, è il disastro di un territorio che non è libero. Tantè che il premio ottenuto dal voto con oltre il 70 per cento di preferenze, di cui parla Ciaramella, è stato assegnato a una accozzaglia di partiti che nulla hanno in comune, messi insieme solo per vincere, grazie alla non volontà di cambiare dimostrata dalla classe dirigente aversana, quella dei professionisti prima fra tutte. Che conclude lavvocato aversano ha scelto di conservare posizioni che stanno bene solo a loro, continuando a vivere in un territorio dove tutto va a rotoli.