Camorra e piromani prezzolati dietro i roghi tossici

di Redazione

 NAPOLI. Dopo la denuncia del ministro dell’Ambiente, Clini, che ha parlato della mano della camorra dietro l’incendio delle ecoballe di Giugliano, le indagini del Corpo Forestale dello Stato mettono in evidenza un altro aspetto, non meno inquietante, del fenomeno.

Si tratta di minorenni assoldati per bruciare i campi, alla tariffa di 50euro a incendio. Uno scenario a tinte fosche, sullo sfondo di un’estate di fuoco che sta bruciando la Campania e che ieri è costato la vita a un volontario. Per la morte di Michele Ciglione è stato anche arrestato il presunto colpevole, un autotrasportatore di 56 anni residente a Nola.

Martedìennesimo rogo a Pianura, mentre Legambiente, attraverso il presidente campano Michele Buonomo, chiede “pene esemplari per i colpevoli. E’ terrorismo ambientale – aggiunge Buonomo – Quando le fiamme si spengono e il fumo si dirada cominciano gli affari in Campania”.

E Legambiente fa anche i conti per il business degli incendi. Si tratta, secondo gli ambientalisti, di un conto che arriva a 7milioni di euro, ovvero quanto costa il rimboschimento di 3500 ettari distrutti dalle fiamme. E nel quadro già desolante si aggiunge anche a deunicia del capo delal Protezione Civile, Franco Gabrielli che spiega: “Il budget per i canadair per l’esercizio finanziario 2013, previsto dal precedente governo, è di 42 milioni, quando ne servirebbero 120”. Il rischio, dunque, è che fronteggiare le fiamme diventi sempre più difficile se non impossibile.

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