Regione Campania, scende rating. Caldoro: “Valutazione impropria”

di Redazione

Stefano CaldoroNAPOLI. L’agenzia di rating “Standard’s and Poor” abbassa il rating della Regione Campania da BBB+ a BBB; un declassamento accompagnato, però, da una valutazione positiva solo in campo sanitario.

Un gradino in meno rispetto all’Italia, accompagnato dal riconoscimento del lavoro portato avanti dal 2010 a oggi da Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, che commenta: “Una valutazione dovuta solo a condizioni esterne, ma l’attività messa in campo da noi ha avuto ancora una volta un giudizio positivo”.

“Se non ci fosse stato il giudizio negativo sul Paese, con il taglio ai trasferimenti, e sulle gestioni passate, il giudizio sarebbe stato solo positivo. Ed il positivo è tutto merito nostro” aggiunge. Nel caso della sanità, S&P riconosce i risultati positivi portati a casa dalla Giunta Caldoro per la riduzione del disavanzo. Negli ultimi due anni, evidenzia l’agenzia, l’attuazione del piano di rientro ha permesso alla Regione di andare oltre le aspettative e “superare le attese per quanto riguarda la performance del settore”.

Nel 2011, i disavanzi sanitari si sono ridotti di due terzi rispetto al 2009. L’attesa ora è che Palazzo Santa Lucia mantenga i disavanzi sanitari pari a circa il 2% delle entrate correnti regionali sul periodo di previsione 2012-2014. Per quanto riguarda la gestione finanziaria, il giudizio è legato a “pratiche contabili sotto lo standard” del passato, che hanno ostacolato il controllo della spesa, andando a incidere sulle casse regionali e contribuendo all’accumulazione di residui passivi.

La Regione Campania, al 31 luglio 2012, non ha fatto ricorso all’anticipazione, ma la previsione è che Palazzo Santa Lucia vi ricorrerà entro la fine dell’anno in corso, coprendo, insieme con le giacenze di cassa, il debito almeno 1,2 volte.

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