Pussy Riot: chiesti tre anni di carcere. L’appello di Madonna

di Mena Grimaldi

 MOSCA. Dopo una settimana di udienze, appelli internazionali e proteste, è arrivata martedì la richiesta dell’accusa al tribunale Khamovnichesky di Mosca per le tre Pussy Riot.

Tre anni di prigione per la bad femminile che lo scorso febbraio ha improvvisato una “preghiera punk” nella cattedrale moscovita di Cristo il Salvatore cantando “vergine Maria, caccia via Putin”.Accusate di “teppismo e incitamento all’odio religioso”, il procuratore avrebbe potuto invocare fino a sette anni di carcere.

I tre anni, dunque, sembrano essere stati una “via di mezzo”. L’accusa ha sostenuto che le tre giovani hanno “minuziosamente pianificato” il blitz nella cattedrale, un’offesa per il “mondo ortodosso”, per la sfera dei sentimenti religiosi dei connazionali, a cui loro sono “ostili”.

Il 2 agosto scorso, da Londra, Vladimir Putin aveva chiesto di “non punire troppo severamente le ragazze”, malgrado la chiesa ortodossa avesse predicato per settimane la linea dura.

Le tre ragazze, due di loro con bambini piccoli, hanno sempre ammesso il loro blitz all’interno della cattedrale, ma hanno ribadito che la loro intenzione era criticare Putin e non oltraggiare la fede religiosa.

Intanto, in queste ore, anche la pop star americana Madonna si è schierata a favore delle Pussy Riot. Durante il suo concerto a MoscaMadonna ha parlato chiaro con l’Associated Press chiedendo la liberazione delle ragazze: “Sono contro la censura perciò spero che il giudice sia clemente con loro e che possano essere presto liberate”.

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