ALEPPO. Sarebbe almeno di tredici morti il bilancio dei bombardamenti avvenuti nella sola mattinata di mercoledì ad Aleppo.
L’esercito ha avviato un’offensiva via terra nel quartiere di Salah ad Din e prima che facesse giorno le forze fedeli al regime di Bashar al-Assad sono tornate a bombardare pesantemente la città. Colpi di artiglieria si sono abbattuti infatti sui quartieri di Qatarji, Tariq al-Bab, ancora una volta su quello di Shaar e su al-Mashatiyah.
Qui uno dei proiettili è piombato su unabitazione facendola crollare, sotto le macerie sono morte una donna e i due suoi bambini. In tutta la Siria sono circa 58 le vittime di oggi di cui 36 erano civili, sedici soldati e del regime e sei ribelli.
Oltre ad Aleppo, infatti, a Homs ci sono stati altri tre morti. I lealisti hanno attaccato anche i sobborghi di al-Kalassa, Sukari, Bustan al-Qasr, Fardoss e Furqan, dove in conseguenza del continuo martellamento è venuta a mancare completamente l’elettricità, costringendo le truppe governative a intervenire per ripristinare almeno in parte la corrente. Intanto, lOrganizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un appello per la scarsità di cibo e medicinali nei territorio dove avvengono gli scontri.
Anche Amnesty international ha denunciato la violenza dei bombardamenti dell’esercito siriano su Aleppo, mostrando delle immagini satellitari che indicherebbero l’utilizzo di armi pesanti in zone residenziali. Le immagini mostrano oltre 600 crateri che sarebbero stati prodotti dall’impatto di proiettili di artiglieria e lancia un messaggio ai combattenti delle due parti: tutti gli attacchi contro la popolazione civile saranno documentati in modo che i responsabili debbano renderne conto, si legge in un comunicato.
Nel frattempo prosegue lesodo delle persone che stanno tentando una fuga in Turchia per sfuggire alle violenze in Siria. Nella notte sarebbero 2.400 le persone che hanno varcato il confine turco. Lo rende noto l’agenzia di stampa turca Anadolu, secondo cui tra le persone ci sono anche due generali e due colonnelli.