ROMA. Il Tesoro ha collocato sul mercato tutti gli otto miliardi di euro di Bot a un anno, registrando un rendimento medio del 2,767%, di pochissimo superiore al 2,697% dell’asta di luglio. Buona la domanda, che ha superato di 1,69 volte l’importo offerto, in rialzo rispetto all’1,55 del mese scorso.
Dopo l’asta dei Bot a un anno il differenziale tra Btp e Bund tedeschi è calato sotto i 450 punti base (venerdì aveva chiuso a 451).In altalena le principali Borse europee, con Piazza Affari che in mattinata riesce comunque a riportarsi in territorio positivo.
A giugno il debito pubblico italiano ha toccato quota 1972,9 miliardi di euro dai 1966,3 di maggio: è quanto si legge nel supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia dedicato alla Finanza pubblica. A far aumentare il debito, secondo la Banca d’Italia, è stato l’incremento delle disponibilità liquide detenute dal Tesoro (da 10,3 miliardi a 46,1) e scarti di emissione (1,7 miliardi), che hanno più che compensato l’avanzo di 5,4 miliardi registrato nel mese. Quest’ultimo è stato ridotto (e di conseguenza il debito accresciuto) per 0,2 miliardi (1,4 miliardi nello stesso mese del 2011) dalla quota di pertinenza dell’Italia delle erogazioni effettuate dall’European Financial Stability Facility (Efsf). Al netto delle erogazione dell’Efsf, l’avanzo del mese sarebbe stato pari a 5,6 miliardi (2,6 miliardi superiore rispetto al corrispondente periodo del 2011).
Nel complesso, nei primi 6 mesi dell’anno il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (47,7 miliardi) è stato superiore di 1,1 miliardi rispetto a quello registrato nel corrispondente periodo del 2011 (46,6 miliardi), aumento dovuto principalmente ai maggiori esborsi in favore degli altri Paesi dell’area dell’euro (pari, nel periodo di riferimento, a circa 16,6 miliardi, a fronte dei 6,1 nel 2011); le misure relative alla tesoreria unica hanno comportato il riversamento da parte degli enti decentrati presso la tesoreria centrale di 9,0 miliardi, precedentemente detenuti presso il sistema bancario.
Nel mese di giugno, comunica Bankitalia, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono aumentate di 2,1 miliardi (+5,8%) rispetto allo stesso mese del 2011 grazie all’Imu e alle accise sull’energia. Nei primi sei mesi dell’anno le entrate sono aumentate di 3,7 miliardi (+2,1%).