Berlusconi e lo spread: Pdl furioso con Monti, che chiede scusa

di Redazione

 ROMA. Assume i contorni della resa dei conti la reazione del Popolo della Libertà dopo l’intervista rilasciata dal premier Mario Monti al Wall Street Journal.

“Con Berlusconi lo spread sarebbe a 1200”. Questa, in particolare, la frase del Professore che ha scatenato le ire dei seguaci del Cavaliere. E la prima “ritorsione” è giunta alla Camera, dove i deputati del Pdl hanno mandato in minoranza il governo su un ordine del giorno del decreto per la spending review che riguarda la sicurezza. Dal Pdl non lo nascondono: “Lo abbiamo fatto apposta – spiega il tesoriere del gruppo Pietro Laffranco – per protesta contro le parole di Monti su Berlusconi. Ha detto una sacrosanta sciocchezza e noi abbiamo voluto lanciare un segnale”.

Sceglie l’ironia, invece, l’ex ministro Renato Brunetta, coordinatore dei dipartimenti del Pdl: “Leggiamo con divertito stupore l’intervista che il presidente Monti avrebbe concesso il mese scorso al Wall Street Journal. Da professore a professore, chiedo al premier Monti il metodo della sua proiezione, sempre che sia vera: lineare, esponenziale, logaritmica, spannometrica, metaforica, metadentrica, napolitana… Siccome non ci sembra una cosa seria, pensiamo senza ironia che sia frutto di un altro malinteso, dopo quello di ieri con Der Spiegel”.

“Per la storia, invece, – continua Brunetta – basti ricordare che con il governo Berlusconi sono state varate manovre per 265 miliardi, rispetto ai 65 miliardi del governo Monti, e che l’unica riforma che l’esecutivo tecnico ha fatto è stato l’ultimo miglio di quella delle pensioni, con la polpetta avvelenata degli esodati, mentre l’altra, quella del mercato del lavoro, è stata giudicata male sia dagli investitori sia dalla stampa anglosassone. Per tutte queste cose – conclude l’ex ministro della pubblica amministrazione – mi rifiuto di credere che quella al Wsj sia una vera intervista: preferisco pensare a un colpo di sole, non si sa di chi”.

Daniela Santanché chiede le elezioni anticipate: “Dopo una dichiarazione del genere – attacca l’ex sottosegretario – la misura è colma. Per cui io sarei prontissima ad andare al voto e credo che in questo momento Monti con noi dovrebbe avere chiuso”. “Il tecnico continua a sfottere il Pdl che gli vota la fiducia. Se qualcuno preferisce suicidarsi lo dica. Ognuno farà quel che crede”, scrive su Twitter Massimo Corsaro, vicepresidente vicario del Pdl alla Camera.

“Il presidente Monti – commenta il vicepresidente dei deputati del Pdl, Osvaldo Napoli – è il profeta delle cose che non furono e non sono. La sua ipotesi sul livello dello spread lascia il tempo che trova. Provi invece Monti a ipotizzare il livello dello spread nel caso a Palazzo Chigi sedesse Bersani con una maggioranza parlamentare che comprende anche Vendola”.

Intanto, Mario Monti, come ha chiarito in un colloquio telefonico con Berlusconi, si dichiara”dispiaciuto che una banale e astratta estrapolazione di tendenza di valori dello spread contenuta in un colloquio di ampio respiro con il WSJ, sia stata colta come una considerazione di carattere politico, il che non rientrava per nulla nelle sue intenzioni”.

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