Gela, uccide e sfigura la madre adottiva: arrestato 38enne

di Mena Grimaldi

 GELA. Ha sconvolto l’intera comunità gelese l’omicidio avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì nel quartiere del Calvario, in via Cocchiara.

Una pensionata di 73 anni, Iolanda Di Natale, è stata massacrata e uccisa dal figlio adottivo, Fabio Greco, 38 anni. La donna è stata colpita con una decina di coltellate. Una volta finita, l’uomo si è accanito sul suo volto sfigurandola con qualsiasi oggetto gli capitasse tra le mani, fino a renderla irriconoscibile. Le ha poi infilzato negli occhi e nelle guance alcuni spilloni.

A rendere noti i particolari macabri di questo efferato delitto sono stati i carabinieri durante una conferenza stampa tenuta in mattinata. A chiamare i soccorsi sono stati i vicini dopo aver sentito le urla disperate dell’anziana donna e il trambusto che ne è seguito.

All’arrivo di militari, il 38enne si è nascosto in una stanza e alla vista di un carabinieri che ha fatto irruzione nell’appartamento dal balcone, si è avventato contro di lui colpendolo con un coltello alla gola. Il militare è ricoverato nel reparto di chirurgia, dell’ospedale di Gela, con una prognosi di 20 giorni. L’uomo fu adottato dalla famiglia Greco all’età di 4 mesi.

La sua era una famiglia benestante, tanto che i parenti hanno dichiarato che al ragazzo non era mai mancato nulla, né i soldi, né l’affetto. Si era laureato in scienze della comunicazione, ma non aveva trovato lavoro. Così era andato all’estero e faceva l’operaio.

Ma ultimamente le cose non erano andate bene, tanto che da costringere il 38enne a vendere la casa che i genitori adottivi avevano comprato per lui.

Secondo le prime testimonianze, il rancore e l’odio verso la madre sarebbero maturati negli anni della scuola media, quando gli fu rivelato che era un figlio adottato. Il suo comportamento mutò: divenne taciturno e aggressivo. L’uomo oltre che di omicidio è accusato anche del tentativo di omicidio del carabiniere, di resistenza e violenza a pubblici ufficiali.

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