Bilancio, Lama: “Bisognava collegare sviluppo con tagli alla spesa”

di Nicola Rosselli

Imma LamaAVERSA. “Abbiamo esaminato il bilancio di previsione 2012, prendendo atto degli sforzi profusi per rispettare tutti i limiti e i vincoli imposti dalla normativa vigente che, effettivamente, penalizza sempre di più gli enti locali.

Siamoconsapevoli delle enormi difficoltà economiche che il nostro Paese attraversa, delle difficoltà proprie della gestione determinate dai progressivi tagli ai trasferimenti statali e dai forti vincoli di spesa imposti dal patto di stabilità. Ci rendiamo conto che lo scenario nel quale ci troviamo e ci troveremo ad operare non è dei più semplici. Ma proprio per questo ci aspettavamo di più. In questo contesto negativo occorreva rimboccarsi le maniche, adattarsi alle nuove esigenze, ripensando e riadattando le risorse disponibili; occorreva conciliare esigenze e doveri. C’era bisogno, insomma, di una qualificata azione amministrativa e politica che, già a partire da questo bilancio di previsione, desse chiare indicazioni in merito alle scelte che quest’amministrazione intende intraprendere per coniugare un minimo di sviluppo con i tagli alla spesa, con le esigenze della collettività e con una sana e corretta amministrazione”.

A parlare non è uno dei quattro consiglieri di opposizione, ma la consigliera Imma Lama, che è stata l’unica nel civico consesso a far intendere che il bilancio almeno lei lo ha letto. Ma cosa avrebbe dovuto fare questa amministrazione? “Non è, e non sarà una vita facile quella degli enti locali in questo periodo di crisi e ciò avrebbe dovuto far riflettere la nuova amministrazione, avrebbe dovuto indurla ad una attenta programmazione della gestione, soprattutto finanziaria, attraverso l’introduzione di strumenti in grado di monitorare e migliorare l’andamento delle entrate proprie, di velocizzare la riscossione dei residui, di allontanare il rischio di default che, purtroppo, oggi incombe su questa città. Avremmo sperato in qualcosa di più. In una chiara individuazione di un percorso di gestione che, attraverso una seria programmazione, potesse fornirci indicazioni in merito a ciò che si intende fare per far fronte, soprattutto, alla grave situazione finanziaria in cui versa attualmente il nostro comune. Invece, il bilancio di previsione sottoposto oggi alla nostra attenzione è molto carente nella forma, sia sotto l’aspetto politico sia sotto l’aspetto amministrativo. Se ho capito bene il bilancio è impostato in questo modo: la maggior parte delle entrate previste in bilancio non hanno alcuna certezza che si verifichino. Mi riferisco alle sanzioni al codice della strada per euro 1.550.000, l’eventuale recupero dell’evasione ici per euro 720.000, l’eventuale evasione Tarsu per euro 700.000, l’eventuale incasso sul rilascio di permessi a costruire per euro 1.069.400. Si tratterebbe, in buona sostanza di entrate precarie e tutte da verificarsi nell’anno in corso, ad esempio di entrate per permessi a costruire per i Pip per euro 2.040.000, per un totale di entrate non certe per euro 6.079.400. Impostato in questo modo il bilancio, pare ovvio che le spese correnti non possono essere autorizzate fino a questo importo se non in presenza di entrate certe”.

Lei è un’addetta ai lavori, come valuta queste voci di mancanza di liquidità? “Anche dal punto di vista della liquidità penso non si navighi in acque serene, tanto è vero che nel mese di agosto l’Enel è stata costretta a staccarci l’energia elettrica per morosità. Leggo anche che la ditta Senesi vanterebbe un credito nei nostri confronti di circa sei mensilità, al punto che potremmo trovarci, da un momento all’altro, invasi dalla spazzatura. E potrei continuare all’infinito. Allora mi sorgono spontanee alcune domande. Cosa ha fatto per recuperare un credito molto elevato nel settore acquedotto? E per il recupero dei crediti sul patrimonio? E con l’Equitalia abbiamo avuto un incontro per chiedere anticipazioni? E, inoltre, sono stati incassati i crediti nel settore dell’urbanistica, sventolati ai quattro venti dall’assessore al ramo? Su questi punti abbiamo solo letto proclami attraverso i quotidiani al punto che mi viene da pensare che per alcuni possa bastare questo, senza poi essere propositivi nelle successive azioni”.

Per la battagliera consigliera, poi, l’amministrazione ha punti deboli nel servizio di igiene urbana i cui costi sono aumentati mentre per le strisce blue è tale e tanta la confusione creata in questo settore che nessuno ha ancora oggi capito cosa si vuole fare in proposito.Durissima, poi, quando ricorda a Sagliocco che le decisioni importanti “dovrebbero essere sottoposte, per un parere, alle forze politiche in presenza anche di un qualificato studio di fattibilità. A tal proposito leggo nella relazione del sindaco che le scelte strategiche della città debbono essere condivise dai cittadini. Mi permetta di avere qualche dubbio che ciò si verifichi dal momento che Sagliocco non coinvolge neanche la parte politica della sua maggioranza nelle decisioni che va a prendere. Allora, come può garantire al cittadino la partecipazione alle decisioni strategiche della città?”.

Lama vede “il futuro di questo comune, in cui la situazione di cassa molto precaria è fonte di grosse preoccupazioni, non roseo. Risulta, infatti, che già da mesi siamo in anticipazione di tesoreria, ed oggi a quanto ci risulta siamo debitori del Banco di Napoli di oltre 3 milioni di euro”.

Da qui la necessità di “una seria programmazione da parte dell’amministrazione in termini di recupero delle entrate proprie e, cioè, di lotta all’evasione, valorizzazione del patrimonio dell’ente, efficienza della gestione, e, soprattutto, riscossione degli ingenti residui attivi, ma questo può avvenire solo in presenza di scelte collegiali che purtroppo, a tutt’oggi, mancano. Non c’è più tempo da perdere e di questo noi ne siamo estremamente convinti. Ad oggi fatta eccezione forse per alcune timide iniziative intraprese, non ci risulta che ciò sia stato fatto. Non ci risulta che, al di là delle intenzioni e delle idee, sia stato individuato un percorso di approfondimento a cui tutti devono partecipare e che sia in grado di far riemergere questo comune da una situazione di grave crisi”.

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