Ticket mensa: ecco le nuove tariffe

di Redazione

Nicla VirgilioAVERSA. Sono state approvate le nuove tariffe di contribuzione per il servizio di mensa scolastica per gli alunni frequentanti le scuole dell’infanzia ed alcune classi della scuola primaria site sul territorio comunale su proposta del vicesindaco nonché assessore alla pubblica istruzione Nicla Virgilio.

“Coloro i quali intendono fruire del Servizio devono compilare e consegnare, entro il 30 settembre all’ Ufficio Pubblica Istruzione di questo Ente, – terzo piano della casa comunale, unitamente alla copia del modello Isee riferito al reddito dell’anno 2011, l’apposito modulo di domanda – disponibile presso gli Uffici Pubblica Istruzione, Urp e scaricabile dal sito istituzionale del Comune di Aversa www.comune.aversa.ce.it – e partecipare a norma di legge ai relativi costi di gestione nella misura prevista dalla delibera di Giunta Municipale”.

Come spiega Virgilio: “Le nuove tariffe prevedono l’esenzione totale dal pagamento dei ticket mensa nei confronti di coloro che hanno un reddito Isee inferiore a 6mila euro. Poi a seguire, in base al reddito certificato dalla situazione economica equivalente, sono previste ulteriori quattro fasce. Inoltre per coloro che non sono residenti ad Aversa pagheranno l’intero blocchetto”. “Nei confronti di chi non abita nella nostra città e non paga qui le tasse – spiegano dall’amministrazione – non possiamo contribuire al pagamento del ticket mensa. Quindi i non residenti pagheranno il costo dell’intero pasto. Tutto ciò accade già da diversi anni nei Comuni limitrofi e da quest’anno scolastico anche Aversa si è adeguata”.

È prevista inoltre una riduzione della tariffa del 10% per il secondo e terzo figlio mentre per il quarto figlio ed oltre subentra la gratuità. Virgilio conclude: “Stiamo verificando come aiutare le famiglie che vivono in periferia e per una questione di comodità e di logistica mandano i propri figli nelle scuole non di Aversa. Uno su tutti, così come ha suggerito anche il consigliere Della Valle, il caso dei bambini del Rione Bagno che pur essendo aversani vanno a scuola a Cesa perché meno distante”.

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