Tribunale di Napoli Nord: protesta l’Ordine di Santa Maria Capua Vetere

di Redazione

 AVERSA. Al Tribunale Penale di Santa Maria Capua Vetere si è tenuta l’assemblea straordinaria dell’Ordine Forense, convocata d’urgenza per discutere dell’inatteso provvedimento di accorpamento, all’istituendo circondario di Napoli Nord, …

… dei Comuni rientranti nell’ex mandamento di Aversa, a discapito del circondario di Santa Maria Capua Vetere. All’assemblea hanno preso parte, sotto la presidenza dell’avvocato Alessandro Diana, oltre che il presidente del Tribunale, dottor Andrea Della Selva, nonché il Procuratore della Repubblica, dottor Corrado Lembo, il presidente della Camera Penale, il delegato all’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, il presidente dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati e numerosi avvocati. E’ stata registrata e stigmatizzata l’assenza dei rappresentanti della politica, sia nazionale che locale, ad eccezione del delegato del presidente della Provincia, dei sindaci di Santa Maria Cv, Biagio Di Muro, e Carinaro, Mario Masi.

Tutti i convenuti, premettendo che i problemi relativi all’amministrazione della giustizia non sono di pertinenza solo degli addetti ai lavori ma di tutta la collettività, incidendo gli stessi nella vita personale ed economica di tutti i cittadini, hanno evidenziato l’assenza di logica edi coerenza nel “distacco” del territorio Aversano rispetto alla sua originaria storica collocazione. Tanto, in aperta violazione dei principi guida di cui alla legge delega: specificità territoriale del bacino di utenza, presenza di criminalità organizzata, carichi di lavoro, alleggerimento del carico del Tribunale metropolitano di Napoli, riduzione di spesa. Nella specie, nessuno di tali parametri risulta rispettato. Anzi, gli stessi sono ampiamente contradetti dal provvedimento in parola.

Specificità territoriale del bacino di utenza e presenza di criminalità organizzata

Pur evidenziando, solo marginalmente, l’assenza di comuni tradizioni, visioni culturali e sociali tra le aree di “Napoli Nord” e l’Agro Aversano, l’Assemblea ha espresso vive preoccupazioni sul riverbero negativo che il provvedimento in parola avrà sull’amministrazione della giustizia in un’area così martoriata dalla criminalità organizzata. La pluridecennale competenza della Magistratura e delle Forze dell’Ordine appartenenti al circondario di Santa Maria Cv dovrebbe escludere lo scorporo del territorio a più alto tasso di criminalità organizzata della Provincia. Quantunque da più parti, negli ultimi anni, si sia premiato il “modello Caserta”, non si comprende la ratio per la quale lo stesso debba essere, nei fatti ed immotivatamente, cancellato.L’attuazione di detto disegno si preannuncia già causa di conflitti di competenza vista la diffusione del singolo “clan” su territori che rientrerebbero nella giurisdizione di entrambi i Tribunali, e ciò determina problemi sull’attribuzione di giurisdizione nell’ambito di reati associativi, nonché evidente separazione di competenza tra reato associativo e quello eventualmente attuativo dello scopo del “clan”.

Alleggerimento del Tribunale di Napoli e ripartizione dei carichi di lavoro

Se la premessa del provvedimento è alleggerire il Tribunale di Napoli, lo scopo è già raggiunto con l’accorpamento, nell’istituendo Tribunale di Napoli Nord, dei Comuni ricompresi negli ex Mandamenti di Casoria, Afragola, Frattamaggiore e Marano, aventi, complessivamente una popolazione di circa 700mila persone. L’accorpamento a tale ambito territoriale dei Comuni ricadenti nell’ex mandamento di Aversa, oltre a non avere alcuna ricaduta nell’alleggerimento del Tribunale di Napoli, porterà un ingiustificato incremento del bacino di utenza del nuovo Tribunale, compromettendone già in partenza la giusta funzionalità. Inoltre, visto che presso il Tribunale di Napoli Nord non è prevista l’istituzione della Corte d’Assise, i reati ad essa appartenenti e commessi nel territorio Aversano, ricadendo nella competenza del Tribunale di Napoli, smentirebbero la premessa da cui il provvedimento doveva muovere, atteso che gli stessi andrebbero, paradossalmente, ad aggravare proprio quel Tribunale che si voleva alleggerire.

Riduzione di spesa

Nessuna riduzione di spesa si realizza con l’attuazione del provvedimento contestato. Sotto il profilo dell’amministrazione della giustizia penale, va evidenziato che, negli ultimi anni, la struttura edilizia ed operativa del Tribunale di Santa Maria Cv è stata ampiamente adeguata alle esigenze del notevole carico. Senza alcuna logica, le stesse rimarranno inutilizzate o sotto utilizzate nell’attesa della realizzazione di nuove nel costruendo Palazzo di Giustizia. Pertanto, dov’è il recupero di spesa?

Illogicità complessiva della revisione della geografia giudiziaria

Alla luce della normativa vigente, le controversie di competenza del Giudice di Pace, per Aversa, saranno trattate a Santa Maria Cv ed il relativo appello sarà proposto al Tribunale di questa città. Al contrario, quelle di competenza del Tribunale, a Napoli Nord. In pratica opereranno, sia pur in funzioni diverse, due Tribunali per la stessa area. Inoltre, nella prospettiva di dotare di complessivi 900mila cittadini l’istituendo Tribunale, si priva quello di Santa Maria di 250mila, portando, così, il secondo a raggiungere lo stesso numero in cui oggi si troverebbe quello di Napoli Nord senza Aversa. Tanto rende evidente l’illogicità e l’irrazionalità del provvedimento, a meno che non persegua uno scopo “politico” o di altra natura, non dichiarato.

In conclusione, l’Assemblea: proclama l’agitazione permanente della Categoria, dando mandato al Consiglio dell’Ordine di individuare altre e più incisive forme di protesta; determina di dare mandato ad esperti di Diritto Costituzionale per valutare i profili di illegittimità, anche costituzionale, dei provvedimenti in parolaal fine di proporre eventuali impugnative nelle competenti sedi; invita le Istituzioni, le forze economiche e sociali, la magistratura e la politica a condividere e fare proprie la contestazione proclamata.

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