NAPOLI. Fischi che coprono il minuto di silenzio e il suono della fanfara dei carabinieri per ricordare le quattro giornate di Napoli e le persone morte per cacciare dalla città gli occupanti tedeschi.
Le proteste per il lavoro in città non si fermano neanche davanti alla commemorazione del 67° anniversario della liberazione di Napoli. A urlare ladri, ladri ai rappresentanti delle istituzioni presenti, sindaco De Magistris in testa, i disoccupati appartenenti alla sigla Cub, consorzio unico di bacino. I pochi senza lavoro, non hanno però impedito comunque di commemorare i caduti e ricordare il sacrifico dei napoletani simbolo della reazione al nazifascismo ed allaccesso delle forze alleate in città.
La giornata è iniziata con la deposizione della corona di fiori al mausoleo di Posillipo, poi in piazza Bovio ed alla fine in piazza Carità dove si trova il monumento a Salvo dAcquisto il carabiniere simbolo della resistenza. Oltre al sindaco, erano presenti anche il prefetto, Andrea de Martino, il console Usa, Moore e le massime autorità politiche e militari. Alcuni dei circa trenta disoccupati aderenti alla sigla Cub, sono stati denunciati. Sono accusati di manifestazione non autorizzata e vilipendio alla bandiera.
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