WASHINGTON. I ministeri dell’Interno e della Giustizia libici hanno annunciato di aver dato il via alle indagini sull’attacco di ieri a Bengasi, in cui hanno perso la vita l’ambasciatore Usa Chris Stevens e altre tre persone, e di aver effettuato diversi arresti.
Lo ha reso noto il vice ministro dell’Interno Wanis al-Sharif che non ha fornito il numero delle persone fermate “per non mettere a rischio l’andamento dell’inchiesta”.
Gli Usa, che a loro volta indagano sull’attacco alla missione Usa, non escludono l’ipotesi che l’attacco sia stato pianificato da organizzazioni terroristiche come al-Qaeda o gruppi simpatizzanti.
La stampa libica aveva anche inizialmente accusato il gruppo salafita Katibat Ansar al-Sharia che però oggi in un comunicato ha smentito il suo coinvolgimento.