MOGADISCIO. Il Parlamento di Mogadiscio voterà lunedì per eleggere il nuovo presidente dellaSomaliain quello cheè il primo voto di questo tipo da decenni.
Sono 25 i candidati alla presidenza, tra cui il capo di Stato uscente, Sharif Sheikh Ahmed, e il primo ministro Abdiweli Mohamed Ali. Prima dell’inizio delle votazioni il nuovo portavoce del parlamento, Mohamed Osman Jawari, ha esortato i deputati a votare con coscienza per “dare ai giovani dellaSomaliaun futuro luminoso”, ha detto.
Secondo molti osservatori, Sheikh Ahmed – al potere dal 2009 – riuscirà a conquistare un secondo mandato, nonostante la sua amministrazione sia stata oggetto di dure critiche e accuse di corruzione. Chi sarà scelto per ricoprire l’incarico dovrà nominare un premier che a sua volta formerà il governo.
Ad agosto èscaduto il mandato del Governo federale transitorio, che a governato per otto anni. Il mese scorso èstato eletto un nuovo parlamento, che siè insediato il 20 agosto. Il 28 agosto l’ex ministro Mohamed Osman Jawariè stato eletto nuovo presidente del parlameno somalo.
L’elezione del presidente dellaSomalia dovrebbe favorire il processo politico sponsorizzato dalle Nazioni Unite e destinato a dotare il Paese di istituzioni stabili. Già rinviata diverse volte, l’elezione dovrebbe mettere un termine a un lungo periodo di transizione, mentre le autorità, sostenute negli ultimi anni dalla comunità internazionale, sono state fino a oggi incapaci di ristabilire una autorità centrale nel Paese.
Dalla caduta del presidente Siad Barre, nel 1991, laSomaliaè lasciata in balia di clan, signori della guerra, gruppi terroristici e miliziani islamici. Diversi analisti hanno espresso il loro scetticismo riguardo alle imminenti elezioni, sottolineando che il processo in corso rischia di riportare al potere sempre gli stessi personaggi, il cui nome è associato a scandali di corruzione, in particolare appropriazione indebita degli aiuti umanitari.