Un volto, tante abilità: Annalisa Minetti conquista il bronzo nei 1500 metri T12 (atleti ciechi o con deficit visivo) e con la sua guida,Andrea Giocondi, durante la XIVesima edizione delle paralimpiadi di Londra.
In pochi avrebbero puntato su di lei, definita, anche dal suo coach, ancora troppo vip per essere unatleta e così come accadde nel 1998, sul palco di Sanremo dove conquistò la vittoria, così ha fatto in pista a Londra ha superato le aspettative di tutti. Qualcuno dirà: si a Londra ha conquistato solo il terzo posto, ma se solo perché nella sua gara sono state accorpate atlete con disabilità diverse. Le prime due classificate, infatti, sono ipovedenti. Annalisa, invece, risulta prima nella sua categoria, conil record del mondo con 4’48”88, messo a segno proprio durante la gara, in quanto completamente cieca: la sua patologia si chiama retinite pigmentosa e degenerazione maculare, che progressivamente l’hanno portata alla cecità.
Mala Minettiè una donna che non si è mai arresa e grazie alla sua tenacia e alla sua determinazione è riuscita a conseguire sempre risultati importanti. “Il mio allenatore ha trasformato due gambe da miss in due gambe da atleta”, ha detto felice. Questa impresa è per mio figlio Fabio racconta ancora in lacrime lazzurra – e con questo risultato voglio rappresentare un mondo di persone che non desiderano altro che essere considerate atleti. Nella vita tutto è possibile, io ne sono la dimostrazione. Racconterò questa mia favola in un libro. E magari la canterò anche.
Si è sacrificata Annalisa spiega il suo allenatore Giaconi – e ha capito che latletica è uno sport duro, niente a che vedere con musica e sfilate. Lha capito e lha voluto. In gara è stato quasi difficile starle al fianco; per la prima volta sono giunto allarrivo con il fiatone. È stato poi bellissimo fare assieme il giro donore: il pubblico inglese lha applaudita come una vincitrice.
La giornata paralimpica dellItalia era iniziata in mattinata con largento di Elisabetta Mijno nel tiro con larco, battuta 3-7 in finale dallungherese Nemati; mentre la compagna di squadra, Veronica Floreno, sfiorava il podio chiudendo quarta. Quarto posto anche per Marco Cima nella scherma, battuto nella finale per il bronzo dal francese La Treche 11-15.Dalla piscina il bronzo invece lo portava a casa Federico Morlacchi nei 400 sl, categoria S9 (41855), non lontano dal secondo, lungherese Tors (41795) mentre loro andava al fuoriclasse australiano Hall (41088). Per lazzurro si tratta del secondo bronzo, dopo quello nei 100 farfalla.