ROMA. “Nonostante gli sforzi del governo, mi pare che il problema Fiat rimanga del tutto aperto. Al tavolo di sabato c’era un convitato di pietra e cioè una nuova stagione di ammortizzatori sociali costosi per i lavoratori e per lo Stato, senza una prospettiva sicura”.
Lo affermaPier Luigi Bersani, che chiede di allargare il confronto. “Dati alla mano – dice il segretario del Pd – una tale prospettiva non sembra poter esser più garantita dalla sola Fiat. Credo che ci vorranno anche altri e urgenti incontri con i protagonisti del settore auto: componentistica, reti commerciali, e organizzazioni sindacali. E’ sull’intero settore che ci giochiamo un pezzo dell’avvenire del Paese. Bisogna ragionare e intervenire con questo punto di vista”.
“La Fiat ha avuto dallo Stato aiuti sostanziosi – dice il leader Udc, Pier Ferdinando Casini – Noi abbiamo già dato, ora sia la Fiat a dare. L’Italia ha dato alla Fiat più di quanto doveva dare”. “Sono tendenzialmente contrario ad altri incentivi. Non mi sento rassicurato ma preoccupato – dice Casini – La Fiat adempia agli impegni che aveva preannunciato. Questa è serietà. Non si può chiedere ai politici e riservarsi parti in commedia. Lo Stato ha fatto bene ad aiutare, abbiamo già dato, ora dia la Fiat”.