Ilva: operai in sciopero bloccano le statali

di Redazione

 TARANTO. E’ iniziato alle 9 di giovedì il presidio e lo sciopero degli operai Ilva di Taranto contro il blocco degli impianti disposto dal gip mercoledì.

Circa un migliaio i lavoratori che hannobloccato la statale Appia, nei pressi della Direzione dello stabilimento, ela 106 Jonicache collega Taranto a Reggio Calabria. Mentre prosegue la clamorosa protesta dei gruppi di operai issati sulla torre di smistamento dell’altoforno 5 e sulla passerella del camino E312 dell’area Agglomerato.

I manifestanti si alternano sulla sommità delle due strutture per richiamare l’attenzione sulla vertenza e l’adozione di provvedimenti in difesa del lavoro. Peri lavoratori dell’Afo5 si tratta della seconda notte passata a 60 metri di altezza, mentre gli operai che ieri sono saliti sul camino E312 si sono incatenati e stanno attuando anche lo sciopero della fame e della sete.

Alcuni momenti di accesa discussione e di tensione si sono verificati vicino alla portineria A dello stabilimento dove il’Comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti’, come preannunciato ieri, ha cercato di convincere gli operai a non occupare le strade e a non aderire a una manifestazione strumentalizzabile dall’azienda. Gli aderenti al Comitato si sono quindi diretti verso la portineria C dello stabilimento con l’intento dibloccare l’uscita dei camionche escono dalla fabbrica carichi dei prodotti finiti.

”Vogliamo far pagare i veri responsabili di questa situazione e cioè la famiglia Riva – spiega il portavoce del Comitato Cataldo Ranieri – e non i cittadini di Taranto che devono presentare dei certificati medici per passare oltre i blocchi e andare a fare delle visite”.

A stretto giro la risposta del ministro dell’AmbienteCorrado Clini: “Concludiamo l’istruttoria dell’Aiae credo chedomani avremo il documento, poi avremo le procedure previste per legge con la conferenza dei servizi e così avremo finalizzato la relazione per l’autorizzazione integrata ambientale”.

“Noi rilasciamo l’AIA che ha come riferimento la lista delle migliori tecnologie disponibili in Europa per la siderurgia”, ha concluso il ministro spiegando che “non c’è una risposta al Gip, c’è la conferma del lavoro che stiamo facendo, applicando la legge”.

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