TERAMO. E ripreso sabato mattina a teramo il processo contro Salvatore Parolisi, il caporalmaggiore accusato di aver assassinato la moglie, Melania Rea.
In aula si è discusso della superperizia, che tra i nodi principali dovrà sciogliere quello legato allaora della morte di Melania. Durante ludienza, Parolisi ha cercato di sedersi il più lontano possibile dal maxi schermo dove sono state proiettate le immagini che hanno accompagnato la superperizia.
A riferirlo, alluscita dal tribunale, lo zio di Melania, Gennaro Rea. Sempre lo zio della giovane, trovata morta il 18 aprile del 2011, ha riferito che la famiglia ritiene Parolisi capace del delitto. Le foto riportate dall’Afghanistan dimostrano che è preparato, a vedere certe scene, ha detto lo zio.Inoltre, hanno unaltra preoccupazione legata alla piccola Vittoria, 3 anni, figlia di Melania e Salvatore.
La bambina dice Gennaro Rea a volte non riconosce il padre al telefono. Per lei è uno sconosciuto. Se dovesse essere assolto, anche la potestà genitoriale sospesa, potrebbe tornare a lui su decisione del giudice. Se non si arriverà a sentenza a metà dicembre prossimo, infatti, Salvatore Parolisi sarà un uomo libero.
A metà dicembre scadranno infatti i termini di custodia cautelare per il caporalmaggiore, in carcere dal 20 luglio del 2011. Con ogni probabilità, però, il gup di Teramo, Marina Tommolini, arriverà a pronunciarsi definitivamente entro ottobre, al massimo entro la metà di novembre. Il magistrato ha già fissato ogni venerdì di ottobre un’udienza del delitto di Ripe di Civitella. Per Parolisi si avvicina, dunque ,il momento di conoscere il suo destino.