ROMA. E nel complesso dellEuropa quale oggi ci si presenta, che la politica è in affanno, che la politicam direi, naviga a vista: perché le vecchie mappe risultano, sempre di più, inservibili, e le nuove restano ancora lontane dal giungere a un disegno compiuto.
Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è intervenuto al Teatro Toniolo di Mestre al Festival della Politica, Voci Fuori Campo, della Fondazione Gianni Pellicani con una relazione su Le nuove mappe della politica in Italia e in Europa. Il punto cruciale ha aggiunto il Capo dello Stato è che in un continente interconnesso come non mai dalleconomia al diritto la politica è rimasta nazionale. Ed è questo un fattore fondamentale di crisi della costruzione europea, e nello stesso tempo di crisi della politica. Le nuove mappe della politica non possono non abbracciare lEuropa nel suo insieme : e sintende, lEuropa nel suo rapporto con il mondo di questo inizio del ventunesimo secolo.
Per Napolitano bisogna far vivere, come europei, dentro una globalizzazione sregolata che potrebbe sommergerci, la nostra identità, il nostro esempio e modello di integrazione e unità, di progresso economico, sociale e civile, in definitiva linsopprimibile peculiarità del nostro apporto allo sviluppo storico e allavvenire della civiltà mondiale. Sapremo riuscirci? Dipende da un grande sforzo collettivo, che stenta a coagularsi soprattutto in termini di volontà politica comune. Ecco perché cè urgente bisogno di quella che ho chiamato una controffensiva europeista. E come si può concepirla e condurla al successo senza unampia partecipazione di forze giovani, oggi distanti dalla politica in Italia e non solo in Italia? Cercate, giovani, ogni varco per far sentire e valere le vostre ragioni, le vostre esigenze e per esprimere ciascuno secondo le sue libere scelte idee ricostruttive e rinnovatrici sulla politica. E sappiano le forze politiche che banco di prova per tutte è la capacità che dimostreranno di aprire spazi di partecipazione per le giovani generazioni soprattutto al discorso sullEuropa.
La relazionedi Napolitano è terminata con le stesse parole che furono espresse da lui stesso qualche anno fa: E attraverso il discorso sullEuropa che la politica può riguadagnare forza di attrazione, partecipazione e ruolo effettivo nelle nostre società. Limpegno politico che tanti uomini e donne della mia generazione posero al centro della loro vita può essere trasmesso e rinascere solo nella dimensione europea.