LIGNANO. Rintracciato Laborde Reiver Rico, il fratello di Lisandra, la ragazza cubana che ha ucciso i coniugi di Lignano: il giovane di 24 anni si troverebbe a Cuba nella casa abitata con la moglie.
I Carabinieri del Nucleo investigativo di Udine comandati dal capitano Fabio Pasquariello hanno rintracciato, a Cuba, Reiver Laborde Rico, 24 anni, indagato assieme alla sorella per rapina e duplice omicidio pluriaggravato dei coniugi Burgato di Lignano. Il giovane, soprannominato Tyson per la sua stazza, sarebbe partito dall’Italia alla volta dell’isola alla fine di agosto e al momento si troverebbe a Camaway nella casa dove vive con la moglie.
Gli inquirenti hanno avviato i contatti con le autorità cubane per chiedere l’estradizione dell’indagato. Spetterà ora a Cuba decidere. Non c’è estradizione tra Italia e Brasile e Rico dovrebbe venir processato dalle autorità cubane. Per portare in Italia Reiver Laborde Rico, i magistrati dovranno attenersi a una complessa procedura di estradizione in vigore. Si tratta delle norme che si richiamano alla legge 20 marzo 1930, numero 521, di esecuzione della Convenzione di estradizione fra il Regno d’Italia e la Repubblica di Cuba, firmata in Avana il 4 ottobre 1928.
Intanto le indagini continuano anche se sono arrivate ad una svolta che segna un tassello in più con il ritrovamento del fratello della Rico. E Lisandra continua a rimanere in carcere. Il gip infatti ha confermato, causa pericolosità e rischio di fuga, l’arresto della ragazza di origine cubana di 21 anni che assieme al fratello di 24 anni, avrebbe torturato e ucciso Paolo Burgato, 69 anni, e la moglie Rosetta Sostero, 65 anni, il 19 agosto scorso nella villetta della coppia di Lignano Sabbiadoro (Udine), in via Annia. La determinazione omicidiaria di Lisandra Aguila Rico contro i coniugi Sostero molto probabilmente non è stata pianificata prima del compimento dell’azione, ma è intervenuta strada facendo: ad affermarlo è il Gip del tribunale di Udine, Paolo Lauteri, nell’ordinanza di convalida del fermo della ventunenne cubana. La ragazza, però, secondo il gip, deve stare in carcere. Nel disporre la custodia cautelare il giudice ravvisa il pericolo di fuga, di inquinamento probatorio e di reiterazione del reato.