PISA. Si sono concluse senza esito le ricerche, effettuate stamani, di Roberta Ragusa, la donna di 45 anni scomparsa otto mesi fa dalla sua abitazione di Gello di San Giuliano Terme (Pisa).
Una cinquantina i carabinieri del Tuscania e dell’Arma territoriale che hanno preso parte alla battuta, nell’area boschiva di San Piero a Grado (Pisa), all’interno della pineta che si trova di fronte alla base americana di Camp Darby. I militari hanno perlustrato un’area di circa 700 metri quadrati con l’ausilio di due unità cinofile, a caccia di tracce che potessero risultare utili alle indagini che tentano di fare luce sul mistero.
Roberta Ragusa è sparita nel nulla la notte del 14 gennaio scorso e dopo i primi momenti in cui l’indagine si era concentrata su un possibile allontanamento volontario, da oltre sei mesi gli investigatori hanno iscritto nel registro degli indagati il marito della donna, Antonio Logli, con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere.
Centinaia di accertamenti tecnici e sopralluoghi in varie zone del Pisano e della Toscana non hanno però dato conferma ai sospetti e su Logli, che ancora non è mai stato interrogato da quando è indagato, non sembrano essere state trovati indizi circostanziati tali da dare una spiegazione alla scomparsa della moglie. Nei prossimi giorni gli inquirenti valuteranno se riprendere in altre aree della provincia di Pisa le ricerche mirate.