LAQUILA. Truffa ai danni dello Stato e reati di falso. Questi i capi d’imputazione dei quali dovrà rispondere Carlo Ciotti, un noto imprenditore edile del capoluogo abruzzese arrestato dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria che hanno scoperto “gravi e reiterate indebite percezioni di fondi pubblici nell’opera di ricostruzione di numerosi condomini, ville e case”.
L’imprenditore all’indomani del terremoto era riuscito ad accaparrarsi un numero rilevantissimo di lavori privati di ricostruzione – oltre 160 cantieri – tanto da risultare “secondo nella classifica degli affidamenti solo ad un paio di note di società di capitali operanti nell’edilizia”, spiegano i finanzieri.
Secondo l’indagine condotta dalle Fiamme Gialle grazie alle denunce ricevute dai cittadini aquilani, molti di questi lavori di ricostruzione per i quali l’impresa aveva percepito soldi dello Stato in realtà non sono “mai stati eseguiti” oppure sono stati “eseguiti in forma diversa da quella reale”.
Una truffa in piena regola. Nella stessa operazione sono stati sequestrati denaro ed altri beni per un totale complessivo di 700 mila euro. Indagati anche diversi tecnici e amministratori, per un totale di 43 persone.