AVERSA. E guerra di parole tra direzione dellAsl Caserta e le organizzazioni sindacali Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials e Ugl che, preoccupate per il degrado dei servizi dovuti agli eccessivi insopportabili carichi di lavoro cui sono sottoposti gli operatoridal 3 di ottobre hanno proclamato lo stato di agitazione nellazienda.
La replica della direzione generale che ribalta su di loro la responsabilità della situazione non è andata giù ai rappresentanti sindacali che con un duro comunicato attaccano la direzione per quella che in un comunicato trasmesso anche alla stampa definiscono grossolana sfrontatezza dellamministrazione dellazienda, colpevole di ritardi ed inadempienze.
Le organizzazioni sindacali scrivono Di Lucia, Cristiani, Diana, Stabile, Della Magna, responsabili provinciali rispettivamente di Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials e Ugl con meraviglia hanno preso atto della nota di risposta inviata al sindacato dalla quale evincono solo un maldestro tentativo dellamministrazione dellAsl di addossare al sindacato e sindacalisti responsabilità per la mancata applicazione dellIstituto contrattuale della mobilità, invocata a più riprese e fin qui mai attuata.
A tal proposito continua il comunicato nel ricordare che il Regolamento sulla mobilità Aziendale è stato approvato con la deliberazione numero 1058 del 15 giugno 2011, le organizzazioni sindacali non possono non rilevare che ad oltre un anno, e ricorrendo continuamente alla mobilità durgenza, la mobilità ordinaria è ancora bloccata. Anzi, si può affermare sottolineano che il ricorso alla mobilità durgenza, tra laltro adottata senza il rispetto della contestuale informativa al sindacato, ha creato forti disservizi in quanto ha ingrossato quelle strutture ospedaliere, vedi Ospedale di Marcianise, per le quali era stato dichiarato un esubero di personale.
Nel caso specifico aggiungono il sindacato è costretto a chiedere la mobilità ordinaria in uscita solo di quel personale che è giunto al presidio di Marcianise dopo la comunicazione di esubero alle organizzazioni sindacali da parte di codesta direzione generale senza coinvolgere il restante personale.
Le organizzazioni sindacali, aggiungono avendo sempre a riferimento la funzionalità dei servizi e le legittime e mai sopite lamentele di quegli operatori oberati da insostenibili carichi di lavoro, sempre segnalati e mai alleviati, nelle strutture carenti di personale non possono più consentire la grossolana sfrontatezza dellAmministrazione dellAzienda, colpevole di ritardi ed inadempienze.
A chi ricorda che la mobilità ordinaria va fatta nel rispetto di graduatorie va risposto concludono che la nota del 1 ottobre 2012 è solo lultima di numerose richieste quasi mensili di far ricorso a tale istituto, vedi anche la richiesta sindacale del 7 settembre.