Asl, i sindacati proclamano stato di agitazione

di Antonio Arduino

 AVERSA. E’ guerra di parole tra direzione dell’Asl Caserta e le organizzazioni sindacali Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials e Ugl che, preoccupate per il degrado dei servizi dovuti agli “eccessivi insopportabili carichi di lavoro cui sono sottoposti gli operatori”dal 3 di ottobre hanno proclamato lo stato di agitazione nell’azienda.

La replica della direzione generale che ribalta su di loro la responsabilità della situazione non è andata giù ai rappresentanti sindacali che con un duro comunicato attaccano la direzione per quella che in un comunicato trasmesso anche alla stampa definiscono “grossolana sfrontatezza dell’amministrazione dell’azienda, colpevole di ritardi ed inadempienze”.

“Le organizzazioni sindacali – scrivono Di Lucia, Cristiani, Diana, Stabile, Della Magna, responsabili provinciali rispettivamente di Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials e Ugl – con meraviglia hanno preso atto della nota di risposta inviata al sindacato dalla quale evincono solo un maldestro tentativo dell’amministrazione dell’Asl di addossare al sindacato e sindacalisti responsabilità per la mancata applicazione dell’Istituto contrattuale della mobilità, invocata a più riprese e fin qui mai attuata”.

“A tal proposito – continua il comunicato – nel ricordare che il Regolamento sulla mobilità Aziendale è stato approvato con la deliberazione numero 1058 del 15 giugno 2011, le organizzazioni sindacali non possono non rilevare che ad oltre un anno, e ricorrendo continuamente alla mobilità d’urgenza, la mobilità ordinaria è ancora bloccata”. “Anzi, si può affermare – sottolineano – che il ricorso alla mobilità d’urgenza, tra l’altro adottata senza il rispetto della contestuale informativa al sindacato, ha creato forti disservizi in quanto ha ingrossato quelle strutture ospedaliere, vedi Ospedale di Marcianise, per le quali era stato dichiarato un esubero di personale”.

“Nel caso specifico – aggiungono – il sindacato è costretto a chiedere la mobilità ordinaria in uscita solo di quel personale che è giunto al presidio di Marcianise dopo la comunicazione di esubero alle organizzazioni sindacali da parte di codesta direzione generale senza coinvolgere il restante personale”.

“Le organizzazioni sindacali, – aggiungono – avendo sempre a riferimento la funzionalità dei servizi e le legittime e mai sopite lamentele di quegli operatori oberati da insostenibili carichi di lavoro, sempre segnalati e mai alleviati, nelle strutture carenti di personale non possono più consentire la grossolana sfrontatezza dell’Amministrazione dell’Azienda, colpevole di ritardi ed inadempienze”.

“A chi ricorda che la mobilità ordinaria va fatta nel rispetto di graduatorie va risposto – concludono – che la nota del 1 ottobre 2012 è solo l’ultima di numerose richieste quasi mensili di far ricorso a tale istituto, vedi anche la richiesta sindacale del 7 settembre”.

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