AVERSA. Una vera e propria fusione di Aversa con buona parte dei Comuni contermini per dare vita alla Grande Aversa.
Una città con oltre centomila abitanti con tante Municipalità (come a Napoli) dove lidentità dei vari Municipi non verrebbe persa ma, anzi, darebbe modo di esplicare la vera identità di alcuni rioni della attuale Aversa.
Romualdo Guida, architetto e ingegnere, responsabile del Consorzio Corso Normanno, lancia lidea in vista dellincontro di martedì prossimo tra i primi cittadini dellAgro Aversano. In primis bisogna predisporre afferma il professionista non tanto un Piano Urbanistico Comunale ma, con laccordo dei Comuni contermini, un Piano Urbanistico Intercomunale. Uno strumento così inteso consentirà di definire le linee della pianificazione, appunto, strategica, per lo sviluppo.Per fare questo la prima azione concreta che può fare la nuova Amministrazione aversana è, quindi, convocare un Consiglio Comunale aperto, invitando i Sindaci dei Comuni contermini, per definire le linee guida di una pianificazione di Area Vasta Aversana.
Unidea che, sorprendentemente, trova ladesione addirittura entusiastica di molti dei sindaci di quelli che dovrebbero essere i comuni coinvolti in questo disegno che non appare affatto peregrino soprattutto in un momento di riordino della geografia istituzionale con le aggregazioni viste come panacea. Unaggregazione che nei fatti già esiste con un’unica conurbazione tra Aversa, Cesa, Lusciano, Gricignano di Aversa, Carinaro, Teverola. Esclusi Gricignano di Aversa e Lusciano, attualmente commissariati, i primi cittadini si dicono pronti a realizzare questa ipotesi.
Per quanto mi riguarda, al di là della possibilità tecnica di attuarla, – ha affermato il sindaco di Trentola Ducenta Michele Griffo – sono favorevole perché potrebbe creare le condizioni per migliorare i servizi, in primo luogo i trasporti, vera croce delle nostre zone. Non ho problemi di campanilismo soprattutto in una conurbazione unica qual è la nostra. Lobiettivo deve essere il miglioramento della qualità della vita.
Sulla stessa scia il sindaco di Carinaro Mario Masi che ha dichiarato: Mi sarebbe piaciuta la provincia di Aversa, ma capisco che oggi è anacronistico anche parlarne. Questa idea mi trova daccordo. LAgro Aversano ha una storia e una tradizione propria. Poi, programmare per Area Vasta è lunica alternativa in una conurbazione come la nostra.
Venti anni fa ha affermato il primo cittadino di Cesa, Cesario Liguori ho lanciato lidea della Grande Aversa in alternativa alla Provincia di Aversa che è stata sempre irrealizzabile. Credo, infatti, che i problemi dei servizi e delle infrastrutture possano risolversi solo in maniera sovracomunale. Infine, la Grande Aversa è lalternativa al diventare periferia di Napoli. Essere inglobati nellArea Metropolitana di Napoli sarebbe una iattura.
Di sollecitazione utile parla, infine, il sindaco di Aversa Giuseppe Sagliocco (che è stato anche sindaco di Trentola Ducenta) che continua: La riunione di martedì serve proprio a questo. Oggi bisogna pensare a livello sovracomunale. Lo abbiamo già fatto in queste settimane dando vita ad un documento comune in tema di discariche e bonifiche dove abbiamo focalizzato linteresse non sui singoli comuni, ma sullintero Agro Aversano. Oggi si deve pensare su vasta scala con baricentro Aversa, non per motivi di stupido campanilismo, ma perché questa città rappresenta, per storia e tradizione, il polo aggregante dellAgro.