Acqua, la camorra dietro i lavori di “somma urgenza”

di Redazione

Nicola Caputo NAPOLI. Conclusa l’inchiesta delle Commissioni consiliari regionali “Anticamorra” e “Trasparenza” sull’affidamento dei lavori di riparazione degli impianti idrici regionali della province di Napoli e Caserta eseguito con “procedura della somma urgenza”.

Avviata a seguito di specifici articoli di stampa, che denunciavano l’esborso di centinaia di milioni di euro e collusioni fra politica e clan criminali, l’inchiesta ha confermato, in particolare nel periodo 2001-2010, il facile ricorso alla procedura della somma urgenza, con affidamento diretto e ripetuto dei lavori ad imprese specializzate ed un notevole esborso di denaro, in palese violazione della norma.

“L’indagine esperita dalle commissioni, in stretta collaborazione, – dichiarano i rispettivi presidenti Gianfranco Valiante e Nicola Caputo (nella foto) – ha confermato una gestione regionale anomala e singolare, per un non breve periodo. Ringraziamo l’assessore all’ambiente, Giovanni Romano, ed i suoi dirigenti per la preziosa collaborazione. Le emergenze dell’inchiesta ed il materiale probatorio acquisito sono state trasmesse alla competente autorità giudiziaria, ai prefetti di Napoli e Caserta, alla Commissione centrale antimafia”.

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