CASERTA. A Sant’Arpino (Caserta) serata magica e indimenticabile nella corte settecentesca del Palazzo Pezzella, riempita per l’occasione di oltre ottocento persone.
Tanti partecipanti per condividere un’emozione intensa che si palpava nell’aria, nel silenzio dei presenti che attenti ascoltavano gli oratori che si succedevano sul palco appositamente allestito per presentare il libro “da Atella a Sant’Arpino” scritto a quattro mani da due appassionati cultori di atellanità quali Giuseppe Dell’Aversana, già sindaco di Sant’Arpino per due mandati dal 1994 al 2003, ed Elpidio Iorio, giornalista, più volte assessore del comune atellano nonchè direttore della rassegna PulciNellaMente.
Nutrito e di alto spessore il parterre degli ospiti, tra cui il noto giornalista Antonio Lubrano, il presidente emerito della Corte Costituzionale Francesco Paola Casavola, il magistrato Riccardo Ventre, il vescovo di Aversa e vice presidente della Cei per il Sud monsignor Angelo Spinillo, la consigliere regionale Daniela Nugnes in rappresentanza del governatore Stefano Caldoro ed infine il presidente della Fondazione Sudd nonché già governatore della Campania Antonio Bassolino.
Il libro, scritto in memoria di Giovanni Pezzella, ex presidente della Pro Loco scomparso prematuramente all’età di 44 anni e fraterno amico dei due autori, si compone di oltre cinquecento pagine ed abbraccia venticinque secoli di storia del comune atellano dalle sue origini ad oggi ossia dal quinto secolo avanti cristo fino all’anno 2012.
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Una cavalcata nel tempo abbellita da numerose tavole a fumetti artisticamente disegnate dalle abili mani di Elpidio Cinquegrana, giovane e promettente artista locale che ha trasformato in fumetti le storie narrate da Iorio e Dell’Aversana. La prima copia del poderoso volume, che si pregia di testi introduttivi di particolare spessore tra cui quello del giornalista del Tg1 Vincenzo Mollica appassionato cultore di fumetti, è stata consegnata nella mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano legato con Sant’Arpino da antichi ricordi così come lui stesso ha evidenziato.
Tanto è bastato a creare un’aspettativa particolare nella cittadinanza sia di Sant’Arpino che dei comuni limitrofi e per questo grandissima e composta è stata la partecipazione alla cerimonia di presentazione cui peraltro hanno preso parte tra il pubblico la giornalista Rosaria Capacchione e il consigliere regionale Gennaro Oliviero oltre a tantissimi esponenti del mondo politico, istituzionale, culturale e artistico campano. I temi del libro sono stati ampiamente sviscerati ed illustrati nel corso della serata condotta abilmente dagli stessi autori che hanno introdotto i vari ospiti nei loro interventi lasciando così che altri parlassero del loro lavoro.
Ha aperto la serata un intervento di Elpidio Pezzella, fratello di Giovanni, che a nome dei genitori Gaetano e Filomena Brassotti Ziello ha ringraziato tutti per la loro intensa partecipazione e si è soffermato sulla figura del fratello. E’ stata data poi la parola all’assessore alla cultura del comune Lettera Giuseppe che si è complimentato con i due autori rammentando che i due suoi concittadini già nel passato avevano dato prova delle loro capacità di scrittura e di comunicazione. Vigoroso e “pirotecnico”, come nel suo stile, l’intervento del giornalista Antonio Lubrano che ha fatto un divertente parallelismo fra le maschere atellane ed i politici spreconi odierni che nel loro agire spesso ripetono gesti antichi e osceni come sul palcoscenico di una fabula atellana. Gli autori hanno poi letto una nota del professore Giuseppe Limone illustre concittadino, docente universitario di filosofia del diritto, assente per motivi professionali.
Molto apprezzato e di altissimo valore culturale l’intervento del presidente Francesco Paolo Casavola che si è soffermato sul rapporto fra la maschera e l’attore mettendo in risalto l’importanza del teatro nella società europea. L’ex europarlamentare Riccardo Ventre ha ricordato i suoi trascorsi di amicizia con la famiglia Pezzella ed ha messo in risalto la sua vicinanza al comune di Sant’Arpino durante i suoi due mandati di presidente della Provincia di Caserta. Il vescovo Angelo Spinillo si è soffermato sulla figura storica del vescovo Elpidio, fondatore del comune e della sede vescovile di Atella poi trasferita ad Aversa nell’anno mille con l’arrivo dei normanni. A nome del governatore della Campania Caldoro è intervenuta la consigliera Daniela Nugnes, che ha rivendicato con orgoglio la sua casertanità e l’importanza della provincia quale luogo di sentimenti genuini che riescono ancora a dare un valore alla politica ed allo stare insieme.
Gli autori hanno poi letto un messaggio inviato dal sottosegretario alla pubblica istruzione Marco Rossi Doria che impedito da sopraggiunti impegni istituzionali non ha potuto prendere parte alla serata. Nel suo messaggio il sottosegretario ha elogiato lo spessore culturale del volume, da lui letto in anteprima, auspicando una sinergia con le scuole del territorio così come già avviene con PulciNellaMente, manifestazione particolarmente apprezzata dal ministero della pubblica istruzione per la sua alta valenza educativa.
Nel silenzio attento e composto dei tantissimi presenti ha preso poi la parola il presidente Antonio Bassolino che con un intervento vibrante e partecipato ha evidenziato l’importanza dei comuni e della loro storia nel tessuto civile della nazione. Ha inoltre rimarcato l’importanza della cultura quale strumento di crescita civile ed economica, rammentano come Sant’Arpino con la visita del Premio Nobel Dario Fo sia stato un modello regionale di comune attento alle tematiche culturali.
Dopo l’intervento di Bassolino la cerimonia si è chiusa con un intervento di ringraziamento alla famiglia Pezzella da parte di Iorio e Dell’Aversana e nella commozione generale il numeroso pubblico è sfollato sulle note di “la storia siamo noi” di Francesco De Gregori.