15enne si suicidia per una foto a seno nudo su Facebook

di Mena Grimaldi

Amanda ToddVANCOUVER. La sua ultima testimonianza, il suo ultimo grido di aiuto postato in un video su Youtube sta facendo il giro della Rete in tutto il mondo. Proprio quella Rete e quegli utenti di cui era stata vittima e che l’hanno portata al suicidio.

Amanda Todd, 15 anni, si è suicidata a Vancouver dopo essere stata vittima per un anno del cyberbullismo. Secondo il “Canadian Medical Association Journal”, è la seconda causa di morte tra i giovani canadesi fra i 10 e i 19 anni, con una percentuale in crescita fra le ragazze.

Amanda nel video, di circa dieci minuti, che la madre ha chiesto a YouTube di non eliminare dal Web affinché rimanga come testimonianza contro la piaga contemporanea del cyber bullismo, ha raccontato tramite delle scritte quello che è stato il suo incubo.

Tutto inizia un anno prima, quando la 15enne viene contattata su Facebook da uno sconosciuto. Da lì inizia un’amicizia che diventa sempre più forte. Fino a quando, tramite webcam, lo sconosciuto chiede alla giovane di mostrare i seni. La giovane accetta, e l’uomo, a sua insaputa, la fotografa. Passa quasi un anno da quell’episodio, la ragazza quasi dimentica quanto accaduto, fino a quando lo sconosciuto crea una pagina sul famoso social network dove la foto profilo è proprio quella dei seni di Amanda.

Ma non solo. L’uomo spedisce la pagina a tutti gli amici della giovane e tutti gli studenti della sua scuola. Inizia in quel momento l’incubo di Amanda. La foto del suo seno è ovunque, la perseguita e a scuola compagni di classe e coetanei iniziano a insultarla, disprezzarla, offenderla.Quando entra in classe le presunte amiche del cuore reagiscono simulando conati di vomito.

C’è chi la spinge, chi la chiama con gli insulti peggiori.Un giorno un ragazzo si avvicina a lei, corteggia Amanda, lei pensa che finalmente l’incubo è finito e accetta quelle attenzioni, tanto che farà sesso con lui. Ma il giorno dopo, il ragazzo, insieme alla fidanzata e ad altri amici di scuola, aspettano Amanda all’ingresso ed inizia un vero e proprio linciaggio, tanto che dovrà arrivare il padre per soccorrerla.

La reazione della giovane è quella di tentare il suicidio. Beve detersivo, ma fortunatamente, quella volta, l’ambulanza arriva in tempo e la salvano. Da quel momento, lo sconosciuto, insieme agli amici, iniziano uno sfottò anche sull’essere “stupida” della ragazza che non è riuscita nemmeno a suicidarsi, scrivendo addirittura “cambia detersivo”.

I genitori decidono allora di trasferirsi in un paese vicino e far cambiare scuola ad Amanda. Ma il cyber bullismo continua anche lì. Lo sconosciuto riesce a mandare anche ai nuovi amici la pagina che ha creato su Amanda.

Mercoledì scorso, però, la ragazza ha deciso di postare un video su Youtube e si è suicidata. L’episodio ha creato grande sconcerto. La scuola ha reagito alla morte chiudendosi a riccio mentre il distretto scolastico dove si trova Coquitlam si limita a dire che “il cyberbullismo è una preoccupazione per tutti e i social media aggiungono elementi di pericolo”. Intanto, il misterioso molestatore resta in libertà, dopo aver portato a compimento la spietata cyber-persecuzione.

Il video di Amanda su Youtube

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