BEIRUT. E’ di almeno 8 morti e un’ottantina di feriti il bilancio aggiornato dell’autobomba esplosa oggi nel centro di Beirut. Lo riferisce l’agenzia libanese Nna.
L’agenzia libanese Nna precisa che i feriti accertati al momento sono almeno 78 e riporta la richiesta urgente da parte di ospedali locali di donazioni di sangue. Dalle primissime informazioni riferite da testimoni citati dalla Nna le vittime sono tutte civili.
Testimoni oculari hanno visto fra l’altro alcuni operai precipitare da un’alta impalcatura a causa del contraccolpo della potente deflagrazione. Il governo siriano ha condannato con forza il sanguinoso attentato. Citato dall’agenzia ufficiale Sana, il ministro dell’informazione e portavoce governativo Umran al Zobi ha detto che “si tratta di un attacco terroristico ingiustificabile”.
L’attentato “è un messaggio esplicito del regime siriano che vuole terrorizzare i libanesi”: lo sostiene Nihad Mashnuq, deputato libanese del movimento Mustaqbal, che guida l’opposizione al governo di Beirut dominato da una coalizione considerata vicina al governo di Damasco.
Il ministro delle Telecomunicazioni libanese, il cristiano Nicholas Sehnaoui, ha confermato come altamente probabile l’ipotesi di un’autobomba dietro la devastante esplosione. Quanto alla matrice, Sehnaoui ha respinto indirettamente i sospetti dell’opposizione (su ipotetici “messaggi siriani”): “Non dobbiamo fare commenti, né cadere nella trappola di chi vuole creare divisioni nel Libano, questo è il momento di rimanere uniti”, ha detto, rinviando di almeno “24 ore” qualsiasi interpretazione, in attesa di accertamenti più approfonditi.