LAVANA. Dopo mezzo secolo i cubani non dovranno più chiedere un permesso per lasciare l’isola. Ad annunciare l’eliminazione dei permessi di uscita e la richiesta delle lettere di invito è stato il governo cubano.
La nuova legge entrerà in vigore il 14 gennaio, 90 giorni dopo, la pubblicazione in gazzetta ufficiale che avrà la data di oggi.
La riforma “radicale” del sistema di emigrazione cubano era stata annunciata lo scorso aprile dal presidente del parlamento, Ricardo Alarcon: “sarà radicale e profonda e la metteremo in atto nei prossimi mesi”, aveva assicurato l’esponente politico, sottolineando, come aveva fatto Raul Castro nel 2011 evocando per la prima volta questa possibilità, che i colpevoli delle restrizioni imposte dalla vecchia legge “sono gli usa che, fin dal 1959, utilizzano la questione migratoria per destabilizzarci”.
Fino ad oggi, per uscire dal paese i cubani avevano bisogno di un permesso speciale delle autorità, che poteva essere negato anche senza motivazioni, e una lettera di invito da un cittadino del paese straniero in cui si voleva andare.
In genere, il permesso era negato ai cittadini meno abbienti, soprattutto alla luce dei 150 dollari necessari per il visto di uscita. Una volta ottenuta l’autorizzazione si doveva rientrare a cuba, pena la perdita dei beni sull’isola, entro 11 mesi. Ora il termine è stato esteso a due anni.