Usa, emergenza in sette Stati per l’uragano Sandy

di Redazione

 NEW YORK. C’è grande ansia nelle regioni più popolate degli Stati Uniti dove è previsto, per la giornata di lunedì,l’arrivo dell’uragano “Sandy”.

Stato di emergenza inMaryland, New Jersey, New York, Pennsylvania, Virginia, Washington Dc e nelle contee costiere del Nord Carolina. “Sandy” è un ciclone di categoria 1, che potrebbe diventare distruttivo per la convergenza con un’altra perturbazione proveniente dall’interno degli Stati Uniti e l’aria polare proveniente dal nord del Canada. Non a casoè statoribattezzato “Frankenstorm”. Intanto, l’uragano ha già causato distruzioni e almeno 66 vittime nel suo passaggio sopra le isole dei Caraibi. I governatori di nove Stati hanno dispiegato le forze di 60mila uomini della Guardia Nazionale per fornire aiuto alle autorità locali. In alcune aree si prevedono fino a 300 millimetri di pioggia.

OBAMA SI APPELLA AD ABITANTI. Il presidente americano Barack Obama si è rivolto agli abitanti della East Coast, chiedendo loro di attenersi agli ordini delle autorità per proteggersi dall’imminente urto della tempesta, che è “potente e pericolosa e si muove molto lentamente, quindi potrebbe volerci del tempo prima che se ne vada”. Obama ha spiegato che i responsabili del Centro risposta agli uragani di Washington hanno ribadito di avere tutte le risorse necessarie. “È necessario rispondere bene e rispondere in fretta a questa emergenza. – ha spiegato il presidente – Taglieremo la burocrazia”.

SOSPESI I TRASPORTI. Andrew Cuomo, governatore dello Stato di New York, ha ordinato la sospensione del servizio di metropolitana a bus nella città di New York a partire da domenica sera alle 19. Chiuse anche le scuole. “State a casa”, ha detto il governatore. Alcune aree di New York saranno evacuate: complessivamente oltre 375 mila persone dovranno lasciare le proprie case tra Lower Manhattan e Brooklyn. “Questa è una tempesta imprevedibile e grande”, ha detto il sindaco di New York Michael Bloomberg. Le autorità hanno invitato la popolazione a fare rifornimenti per almeno tre giorni con acqua e generi alimentari. E nei supermercati è stata subito ressa, con lunghe file alle casse.

 ANNULLATI 7400 VOLI. Le compagnie aeree hanno trasferito i propri velivoli lontano dagli aeroporti a rischio e annullato 7.400 voli. Il governatore del Delaware ha ordinato l’evacuazione obbligatoria delle aree costiere. Il governatore del Connecticut ha dichiarato che Sandy potrebbe provocare i peggiori allagamenti nello Stato degli ultimi 70 anni.

RISCHIO BLACKOUT. Una decina di Stati hanno inoltre messo in guardia gli abitanti per la possibilità di blackout: fino a 10 milioni di persone potrebbero restare senza energia elettrica. Porti chiusi a New York e nel New Jersey. Le ferrovie Amtrak hanno cancellato i servizi in parte della East Coast.

CAMPAGNA ELETTORALE: STOP COMIZI. Alterati anche gli ultimi giorni della campagna elettorale per le presidenziali di martedì 6 novembre. Il presidente Obama ha cancellato i comizi in calendario in Virginia e in Colorado e “monitorerà” gli sviluppi dell’uragano dalla Casa Bianca insieme al suo staff. Anche il suo rivale repubblicano Mitt Romney ha cancellato i comizi in programma in Virginia.

MERCATI. Dopo il Nymex, la borsa delle materie prime, chiude a causa dell’uragano Sandy anche il palazzo di Wall Street. Ma la borsa, il New York Stock Exchange (Nyse), resterà aperta perché le contrattazioni, “causa forza maggiore”, avverranno sui circuiti telematici. A restare deserto sarà solo l’edificio dove si svolgono fisicamente le contrattazioni (la sala delle grida) del più grande mercato azionario del mondo perché rientra nella parte meridionale di Manhattan di cui è stata disposta l’evacuazione. La riapertura delle contrattazioni nella sede del Nyse sarà decisa sulla base dell’evolversi della situazione a New York.

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