Giovani e anziani: le proposte dei candidati sindaco

di Mena Grimaldi

 GRICIGNANO. A cinque giorni dalle elezioni, del 28 e 29 ottobre, i tre candidati alla carica di sindaco continuano ad illustrare le rispettive proposte da attuare nel futuro governo locale dopo due anni di commissariamento.

Tra gli argomenti al centro dell’ultimo dibattito tenuto in piazza Municipio c’erano le politiche giovanili. Cosa intende fare la nuova amministrazione per le nuove generazioni? Secondo Andrea Moretti, leader di “Uniti per Gricignano”, “ai giovani bisogna offrire, soprattutto in questo momento, l’associazionismo, perché solo facendo gruppo è possibile rinnovare la società e la politica. Già in passato – ha sottolineato Moretti – ho dimostrato di avere una certa sensibilità perché la cittadina oggi dispone di strutture sportive create nel periodo della mia amministrazione, finora purtroppo malgestite. Altra iniziativa potrebbe essere un circolo dei giovani, magari ubicato in una nuova casa comunale”.

Il lavoro, invece, è quello di cui necessitano, in primis, i giovani, come afferma il candidato sindaco del “Movimento Democratico” Gianluca Di Luise, “attraverso un incontro tra scuola e territorio, a supporto dell’orientamento scolastico, universitario e professionale. A questo bisogna aggiungere la promozione di eventi e il potenziamento di strutture sportive”.

Tre i punti fondamentali per Vincenzo Santagata, che guida la lista “Giovani per Gricignano”: famiglia, scuola e sport. “La famiglia – spiega – perché è il nucleo originario, dove si prendono i primi insegnamenti di educazione di base e il saper vivere civile; la scuola, che non è solo didattica ma anche confronto con i propri coetanei; lo sport come aggregazione e crescita personale e culturale, rispetto della competizione e rispetto per gli altri. Tra le nostre proposte vi è soprattutto quella di creare una tendostruttura polivalente”.

Tutelare non solo le nuove generazioni, ma anche i più anziani nelle prospettive dei tre aspiranti sindaco. “Anche in questo caso occorre l’associazionismo, – sostiene Moretti – a cominciare dalla rinascita della casa del pensionato”. “Non solo soggiorni climatici e termali – sottolinea Di Luise – ma anche la conservazione della memoria storica, con una ‘banca dati’ di arti e mestieri antichi”. “Maggior coinvolgimento nella vita sociale – l’idea di Santagata – con mansioni di ‘nonno civico’ o di guardie ambientali per vigilare sugli sversamenti abusivi”.

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