GRICIGNANO. Esistono tifoserie che vivono il calcio come una sorta di seconda pellea cui non si può rinunciare.
Una di queste è quella del Napoli e lo si può facilmente capire quando dagli spalti del San Paolo, eterna dimora azzurra, si sente cantare: Ho lasciato lavoro e famiglia, la ragazza mi lascia perché in Italia, in Europa e nel mondo non cè stadio che non veda me.
E la realtà di chi è cresciuto col mito di Maradona, di chi sa sorprendersi continuamente, di chi, fin troppo spesso, fa avvertire alla squadra pressioni forti, derivanti da un attaccamento che va oltre la semplice partita della domenica. Aspetti calcistici che si legano, quasi misticamente, a quelli religiosi, quando San Gennaro viene pregato affinché la squadra arrivi tra le prime 4 del campionato o prosegua bene il cammino in Europa.
Questattaccamento è ruotine pomeridiana per tantissimi tifosi azzurri e noi di Pupia.tv abbiamo voluto analizzarne un campione: si tratta del tifosissimo, sfegatato è dir poco, Mimmo, di Gricignano (Caserta), che ha reso la sua stanza un vero e proprio museo della squadra partenopea. Sciarpe a destra ed a manca, palloni firmati, poster dei protagonisti del presente e del passato rendono a pieno lidea della fede napoletana. Cosa avrà pensato un tifoso Doc come lui del caso del giornalista del Tgr Piemonte e dellesito della trasferta di Torino?
A seguire le immagini video:
Napoli, il museo del tifoso doc Mimmo – VIDEO |