Lotito: “Il calcio moderno ha bisogno di questa riforma”

di Redazione

Claudio LotitoIl mondo del calcio visto dagli occhi del presidente della Lazio, Claudio Lotito.

Lui che, a colpi di fair play economico, è stato in grado di far risorgere la Lazio creando un progetto forte che potrebbe portare i suoi frutti nei prossimi anni.

Ai microfoni di Panorama.it, il primo uomo biancoceleste ha ricostruito, in parte, la storia delle società italiane usufruendo di significative immagini allegoriche: “Nell’Ottocento si faceva lacaccia alla volpe, nel Novecento c’erano le scuderie dei cavalli, negli anni Cinquanta gli artieri si sono comprati le squadre di calcio e glistallierisi sono trasformati indirettori sportivi: questo è il nostro passato. Bisogna rompere l’assioma ‘più spendi, più vinci’: si vince anche con iprogetti. Non mi interessa essere un punto di riferimento come presidente, ma risolvere i problemi”.

C’è voglia di cambiare partendo dei vertici del calcio contemporaneo come, ad esempio, la carica di presidente della Lega: “Quella del nuovo presidente è una questione mediatica:Berettanon si è dimesso, è in carica. Ha prodotto molto in termini dicambiamenti, e ora dobbiamo fare altre cose”.

La struttura del campionato potrebbe essere riconsiderata in nome della ripresa economica: “Vogliamo ridurre il numero di squadre, perché il sistema attuale non è supportato da adeguate risorse economiche, anzi: porta a situazioni critiche. Ci dovrebbero essere18 squadrein Serie A con una sola retrocessione diretta, così rientrerebbero60 milioni di euro; anche la Serie B dovrebbe essere a 18 squadre con unica promozione diretta, mentre la seconda dovrebbe giocare uno spareggio con la penultima di A. E al massimo54-60 squadre in Lega Pro: così la Serie B recupererebbe circa30 milioni di euro, e in Lega Pro ne rientrerebbero 6. Finirebbero le conflittualità economiche e si avrebbecertezza nelle risorse, cosa che oggi non esiste”.

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