Anziani uccisi a Macerata: due sospettati fermati

di Mena Grimaldi

 MACERATA. Sono due gli stranieri sospettati per il duplice omicidio dei due anziani coniugi, uccisi domenica sera a Montelupone, in provincia di Macerata.

Si tratta di un magrebino di 40 anni e di un macedone di 24, che secondo quanto emerso dalle indagini avrebbero assassinato la coppia durante una tentata rapina. I due sono stati bloccati a Montelupone, mentre cercavano di disfarsi di alcune camicie insanguinate.

 

Il fermo nei loro confronti potrebbe scattare in serata. I due abitano a pochi chilometri di distanza dal casolare dove sono stati trovati morti i coniugi, in una ampia casa colonica che condividono con altri immigrati. Entrambi con un regolare permesso di soggiorno, sono stati portai incaserma dopo una serie di perquisizioni effettuate nella zona dai carabinieri.

 

L’arma del delitto non è stata ancora individuata, ma gli investigatori hanno trovato indumenti sporchi di sangue durante la perquisizione. I tecnici del Ris esamineranno, inoltre, le impronte di pneumatico trovate nel cortile del casolare dei due coniugi, confrontandole con quello dello scooter dei due stranieri.

 

Sono numerose le tracce lasciate dagli assassini nel casolare dove sono stati massacrati i due coniugi anziani, Paolo Marconi, 83 anni, e Ada Cerquetti, 73 anni. Impronte di scarpe, la traccia di un pneumatico nel cortile, tra le tracce più evidenti.

 

Gli aggressori hanno anche cercato di dar fuoco alla casa, per cancellare ogni traccia, ma il principio di incendio si è spento da solo. A ritrovare i corpi dei due coniugi domenica mattina era stata una delle figlie che si era recata a casa dei genitori per accompagnarli alla messa domenicale, come era solita fare. La donna sarebbe stata trovata con il corpo riverso in una pozza di sangue.

 

Anche l’uomo, malato di Alzheimer, presenterebbe ferite sul corpo e il suo cadavere sarebbe stato trovato all’esterno della casa. Forse perché ha tentato di fuggire o di chiedere aiuto, oppure perché è stato lui stesso ad aprire all’assassino o agli assassini, venendo subito aggredito.

 

La casa delle due vittime marchigiane era in disordine, ma non si sa ancora se sia stato portato via qualcosa e non sarebbero stati riscontrati segni di effrazione.

 

 

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Redazione
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