MILANO. Dieci anni di reclusione per Pierangelo Daccò, l’uomo d’affariaccusato di concorso in bancarotta del San Raffaele.
E questa la decisione del gup di Milano, Cristina Mannocci, che ha condannato Daccò con rito abbreviato. Daccò è stato condannato anche a una provvisionale di 5 milionida versare alla Fondazione Monte Tabor e ai tre commissari nominati al San Raffaele.
Assolto, invece, Andrea Bezziccheri per il quale la Procura aveva chiesto una condanna a tre anni. Bezziccheri, insieme a Daccò, secondo laccusa, avrebbero contribuito a creare il cosiddetto sistema San Raffaele per formare fondi neri così da soddisfare le esigenze economiche del vecchio management e di chi gli era vicino.
Oltre al concorso in bancarotta, Daccò è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, appropriazione indebita e distrazione di beni.