BARI. A quasi ventanni di distanza torna una nuova Lorena Leonor Gallo. Una moglie barese, in preda ad una crisi di gelosia,ha tentato di tagliare il pene al marito.
Stavolta è accaduto inunabitazione di Fasano, in provincia di Brindisi. Luomo, 40 anni, si è presentato al pronto soccorso dellospedale “Umberto I” di Brindisi con ferite da taglio ai genitali.
Lintervento dei medici è stato decisivo con l’applicazione di alcuni punti di sutura. Poi lo hanno dimesso, non ritenendo che fosse in pericolo di vita, con una prognosi di pochi giorni. Molto meglio di quello che toccò, nel 1993, a John Wayne Bobbitt, che, nella notte del 23 giugno, si vide amputare il pene dalla moglie.
Lorena che, come la donna barese, utilizzò un coltello da cucina, dopo aver evirato il marito, gettò la parte del pene tagliatodal finestrino della sua auto. La polizia lo cercò accuratamente per restituirlo al legittimo proprietario a cui fu accuratamente ricucito.
La similitudine tra i due fatti di cronaca è impressionante anche se gli sviluppi differenti.La vittima barese si è recata autonomamente in ospedale e, trattandosi di ferite lievi, potrà decidere se denunciare o meno la moglie. Anche i moventi risultano essere diversi: mentre per la donna barese il raptus sarebbe scaturito da una reazione di gelosia, per Lorena, nel lontano 1993, a spingerla a compiere quel gesto furono gli abusi del marito, la violenza subita e il fatto che luirincasasse sempre tardi e ubriaco.
Anche quella sera di giugno, come ormai succedeva da troppo tempo, lui abusò di lei e poi si addormentò come nulla fosse. Fu accusata di “lesioni volontarie”, venendo assolta nel 1997 poiché aveva provato un impulso irresistibile a ferire suo marito. Le fu comunque ordinato di passare 45 giorni in unaclinica psichiatrica.